Ucraina, Rete disarmo: appello alla neutralità a Italia e Ue

"L’Italia sia neutrale, non siamo un protettorato Nato"

Cronache
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Ucraina, Rete disarmo: appello alla neutralità di Europa e Italia. "Essere alleati della Nato non significa esserne un protettorato"

Francesco Vignarca, coordinatore delle campagne della Rete Italiana Pace e Disarmo e cofondatore dell'Osservatorio sulle spese militari italiane Mil€x, intervistato da Fanpage, sulla "guerra alle porte dell'Europa" ha dichiarato: "La partecipazione dell'Italia alle guerre in Afghanistan, Iraq e Libia che cosa ci ha insegnato? Cosa avrebbe dovuto insegnarci, semmai… Continuiamo a commettere lo stesso errore, quello di affidarci a soluzioni militari per risolvere crisi di altra natura. La guerra non ha funzionato in Afghanistan, tornato dopo 20 anni in mano ai talebani. Non ha funzionato neppure in Iraq, per non parlare poi della Libia. Noi proponiamo di risolvere le crisi partendo dalle esigenze delle popolazioni civili, nessuna delle quali vuole ritrovarsi in guerra, né piangere morti e mutilati, vivendo nella fame e nella povertà".

L'intervento militare in Afghanistan, ad esempio, venne presentato come una "vendetta" dopo l'attentato alle Torri Gemelle, l'assenza di un pretesto retorico da fornire all’opinione pubblica potrebbe stavolta scongiurare la guerra tra Russia e Ucraina?

Vignarca risponde: "È quello che tutti noi ci auguriamo. Dopo di che siamo ben consapevoli che ci sono dei problemi reali e che le politiche di Putin hanno rappresentato negli ultimi mesi una costante minaccia, ma ci domandiamo anche cosa sia stato fatto in questi anni: ricordo, tanto per fare un esempio, che nell'agosto del 2019 Trump ha stracciato il trattato Inf (Intermediate-range nuclear forces), firmato nel 1987 tra USA e URSS per mettere al bando i missili con un raggio tra i 500 e i 5.500 chilometri".

"Da tempo segnaliamo che l'Europa rischia di diventare un campo di battaglia e per questo abbiamo proposto, insieme a 60 premi Nobel, che vengano ridotte le spese militari, soprattutto in armi nucleari, investendo quelle risorse nella lotta al cambiamento climatico. Non siamo mai stati ascoltati e ora siamo nel cuore di un'emergenza che, tra l'altro, potrebbe avere ripercussioni anche sul tema energetico e sull'approvvigionamento di cibo, visto che l'Ucraina ha le più estese coltivazioni di grano al mondo".

"Essere alleati della Nato non può significare esserne un protettorato. Abbiamo chiesto che l'Italia e l'Europa abbiano un ruolo di "neutralità attiva". Sono le parole di Vignarca in risposta al quesito del giornalista, su quali siano le richieste che la Rete avanza al governo.

 

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