Vannacci: "Non mi dichiaro antifascista e me ne vado al mare non in piazza"

Il generale sul fascismo: "Solo un pretesto fazioso per continuare a dividere la società su cose che sono successe ottanta anni fa"

Di Redazione Cronache
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ROBERTO VANNACCI 
Cronache

Vannacci: "Io alle Europee con la Lega? Non ho ancora sciolto la riserva"

Il generale Roberto Vannacci non ha ancora sciolto la riserva sulla sua candidatura alle Europee con la Lega, ma intanto presenta il suo secondo libro: "Il coraggio vince", che sembra proprio uno slogan in vista delle elezioni. Ma Vannacci - riporta Repubblica - si sofferma anche sui temi caldi, come la celebrazione della Festa della Liberazione: "Non scendo in piazza, me ne vado al mare con le mie figlie. Non mi dichiaro antifascista perché sono cose successe ottanta ani fa. Questo è solo un pretesto fazioso per continuare a dividere la società".

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L'arrivo di Vannacci crea tensioni, una decina di contestatori lo aspetta fuori dal salone delle feste a Bologna. A proteggerlo diverse auto e un cellulare dei carabinieri. E lui si dice vittima di censura. Poi Vannacci sdrammatizza sul monologo oscurato di Scurati e spiega: "Non so come funziona in Rai quindi non so dire cosa sia successo. Mi sembra strano si tratti di censura, perché gli antifascisti hanno tutte le piazze, a che serve censurare un minuto di monologo? Non avrebbe senso, ma se è successo è gravissimo".