Vaticano, non solo il palazzo di Londra. Altri 40 mln per i fondi dell'Asl

Per i pm, il cardinale Angelo Becciu avrebbe portato nelle tasche del broker Torzi ben 15 milioni di euro

Cronache
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Vaticano, non solo il palazzo di Londra. Altri 40 mln per i fondi dell'Asl

Lo scandalo Vaticano si allarga a macchia d'olio a pochi giorni dall'inizio del processo, previsto per il prossimo 27 luglio, tanto che potrebbe slittare la data della prima udienza, dopo gli ultimi fatti emersi. I broker - si legge sul Fatto Quotidiano - avevano messo le mani anche sui soldi della sanità pubblica laziale. Ben 40 milioni di euro pronti a finire in “gestione” a Gianluigi Torzi, indagato dalla gendarmiera d’Oltretevere per peculato, appropriazione indebita ed estorsione nei confronti del Vaticano e i suoi presunti sodali. Lo strumento doveva essere la Cooperativa Osa, una delle coop bianche più importanti d’Italia, che fornisce migliaia di infermieri agli ospedali romani e non solo.

Il 28 luglio, Intendente scrive a Torzi: “Oggi - prosegue il Fatto - ho visto le persone della Segreteria che conoscerai a settembre”; poco dopo gli manda il link della cooperativa Osa: “Ti danno intanto i loro crediti (40 milioni) e vorrebbero comprare San Pietro (albergo di Giovannini) tramite il tuo ponte per lo sviluppo. Con accordo blindato oggi per l’acquisto successivo”. La trattativa sui (presunti) crediti Osa, per gli inquirenti, viaggiava di pari passo con quella relativa all’affare del palazzo di Londra – il cui regista occulto, per i pm, era il cardinale Angelo Becciu – che avrebbe portato nelle tasche di Torzi ben 15 milioni di euro.