Video rubato, Stefano De Martino come Raoul Bova? I legali: "Due reati diversi, lui sperava che il caso non si gonfiasse". Ma troppe cose non tornano

I legali del conduttore non escludono alcuna pista, ma se si voleva ottenere denaro, tentare estorsione pura, perché sputtanare Stefano e la compagna subito?

Di Gabriele Parpiglia
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Il caso De Martino esplode: i legali frenano sul paragone con Raul Bova, ma i dubbi restano

“C’era di tutto su quel sito. Telecamere di persone normali in intimità ma anche mentre giocavano con i bambini. Da New York, al Messico, Thailandia e infine Italia. Spero resti in un circuito ristretto, ero nel mio privato con la mia ragazza. Spero di non dovermi esporre, ma se esplode farò comunicato per forza di cose. Sono finito nel Cat Fishing per sfortuna, per caso. Hanno “contattato” me e te, la giustizia si muove veloce. Speriamo…”.  Parola di Stefano De Martino.

Quando per primi su AffarItaliani abbiamo dato la notizia della violenza subita da Stefano De Martino e dalla sua ragazza Caroline Tronelli, eravamo nella fase “A” di questa vicenda. Ovvero lo sapevamo in pochi. Ripeto, data la violenza della situazione invece di scrivere lo scoop io mi sono preoccupato di avvertire subito i soggetti feriti per capire se il tutto poteva risolversi in modo “silenzioso”, sperando che il genere umano non estrapolasse il peggio da questa vicenda commettendo reato.

Ma dentro me e dopo aver letto i vari “segnali” che mi arrivano social e non sapevo che non sarebbe finita come Stefano sperava. Sia a me che a lui quando è stato detto o “proposto” il video , siamo nella zona del ricatto o della vendita di dati sensibili, credo che entrambi sapevamo che il giro del fumo sarebbe stato allargato e “vivendo” in questo momento il caso “Bova”, dire che il “Far Web” aveva colpito ancora, non sarebbe stato sbagliato. Anche se una volta scritto il primo articolo il team di legali di De Martino, voleva evitare l’associazione con Bova (non per l’attore o simpatie e antipatie) ma perché son due reati diversi.

Vero. Ma vero anche che lo stesso caso è stato vomitato dal e sul web. Impressiona la velocità con cui il video, rubato il 29 luglio dalle telecamere di casa Tronelli, è stato messo subito in circolazione. Su un doppio binario. Prima attraverso la messaggistica  - avvertimento a Stefano e a me medesimo (ho chiesto di essere inserito nella lista testimoni); poi immagino dopo aver intuito che il passo successivo sarebbero state le denunce, immediatamente sul web. Come mai tanta fretta ? Solo casualità? I legali del conduttore non escludono alcuna pista, ma se si voleva ottenere denaro, tentare estorsione pura, perché sputtanare Stefano e la compagna subito? E se l’obiettivo fosse stato questo fin dall’inizio? E ancora.

De Martino, a causa della sua bravura perché in Italia vincere con merito e fare numeri, è diventato suo malgrado un bersaglio anche politico. Le fake news sulla sua vita (vedi le feste segrete con i cellulari sequestrati, per non parlare dei mille flirt inventati per far carriera) passano dal gossip alla politica pura. “La Rai gli ha chiesto un profilo basso”. Falso. “Festini e donne di continuo” ripetiamo falso. E poi tutte le polemiche continue legate ad “Affari tuoi” dove ha sempre risposto con un sorriso anche quando l’attacco arriva dalla sua ex moglie Belen Rodriguez che fa intuire che Stefano grazie alla sua furbizia abbia avuto o preso scorciatoie o da Gerry Scotti che demolisce il programma di De Martino.

Lo stesso Piero Chiambretti in un’intervista sminuisce il valore del ragazzo. Ma questo si sa fa parte del gioco. Torniamo all’inchiesta. Il video è finito su una piattaforma che abbiamo visionato. Un portale dove effettivamente non c’è nome e cognome del soggetto ma solo la nazione e la città. Però studiandola bene, sembrerebbe fatta ad hoc. Se da un lato è vero che dentro trovi molte coppie amatoriali (da Milano, Roma e Bari), dall’altro come si può sapere che i video non siano stati realizzati appositamente con il consenso di chi è protagonista del video in cambio di denaro? E ancora.

Come si può sapere che appoggiarlo su questa piattaforma, apparentemente invisibile che “nasconde” i nomi dei protagonisti, in realtà poi  li rende facilmente identificabili con un semplice trucchetto: non metti il nome, ma lo fai girare e nel dark web una volta trovato succede che il numero di Visual lo piazza al primo posto tra i più visti e consigliati e allora la privacy se ne va a farsi benedire. Si può escludere che tutto questo fosse un sistema ben collaudato per colpire De Martino e la compagna? No! Decisamente no! Anzi sembra lo schema perfetto.

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Già, ma chi farebbe del male ai ragazzi? Basta davvero un mancato cambio di password per estrapolare venti minuti di vita privata di due persone e massacrarli sotto gli occhi del mondo? Ma a queste domande, ne aggiungiamo delle altre che però non possiamo raccontare al dettaglio nel rispetto di chi indaga. Mettiamola così: Stefano era sotto attacco mediatico per l’invidia per il suo successo, ma se la vendetta e il conseguente video non avessero lui come obiettivo ma colpire il suo “privato familiare” tant’è che con Caroline ha iniziato una convivenza, il cerchio si allargherebbe tra gli indiziati? Lo diciamo noi: si. E con nuovi nomi e protagonisti. Questa storia, insieme con quella di Raoul Bova e un’altra che non possiamo al momento rivelare… speriamo stermineranno il “Far Web” e il loro megafoni delinquenziali.

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