Villa Pamphili, Anastasia e la federa che fa temere il peggio. L'ultimo messaggio: "Mi sento in pericolo"

Il giallo dei milioni dati a Kaufmann per film mai fatti. Cambia tutto dopo lo scandalo

di Redazione

Madre e figlia trovate morte nel parco di Villa Pamphili (Foto Lapresse)

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Villa Pamphili, l'ipotesi soffocamento e quell'ultimo messaggio disperato di Anastasia

Il giallo di Villa Pamphili continua. Troppe le cose che non tornano in questa vicenda diventata anche politica dopo la scoperta dei milioni dati dall'Italia a Kaufmann, l'uomo accusato di duplice omicidio di madre e figlia nel parco di Roma, per film mai fatti. "Ogni euro destinato al sostegno del cinema deve produrre cultura, lavoro e valore". Da questa presa di posizione del ministro Alessandro Giuli parte oggi il ripensamento da parte del Mic sul sistema di elargizione di contributi pubblici alle produzioni cinematografiche che accedono al credito d’imposta. La strada per avere controlli più efficaci - riporta Il Corriere della Sera - è quella di una integrazione del decreto che contiene le disposizioni tecniche e applicative relative al riconoscimento del credito d’imposta internazionale per film da girare in Italia, una stretta rispetto alle attuali regole.

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Proseguono intanto le indagini sui ritrovamenti di madre e figlia senza vita. La donna di origine russa, Anastasia, - riporta Il Messaggero - potrebbe essere stata soffocata mentre dormiva: approfittando dello stato di stordimento dato dal sonno, Kaufmann potrebbe averle tappato il naso e la bocca utilizzando un sacchetto di plastica o una federa che è stata trovata e sequestrata vicino al cadavere e che la Scientifica sta analizzando insieme ad altri 40 reperti. Sul corpo della donna, infatti, non sono stati trovati segni evidenti di violenza, ma chi indaga non ha dubbi sul fatto che anche Anastasia sia stata uccisa. Lo stato in cui versava il corpo ha reso difficile l’autopsia, ma, assicurano gli investigatori, segni di strangolamento sarebbero stati comunque visibili e al momento non ci sono. Il suo ultimo messaggio alla madre fa temere per il peggio, è stato inviato il 2 giugno, pochi giorni prima del decesso: "Sono in difficoltà, abbiamo dei problemi", è il senso delle sue parole che lasciano presagire una situazione di pericolo e una richiesta d’aiuto latente. Poi, quelle stesse parole, vengono minimizzate: "Sono sicura che risolveremo".

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