Campari punta ad alzare i margini e fa cassa, ceduto Cinzano al gruppo Caffo (quello dell'Amaro del Capo)
L'obiettivo: maggior crescita organica e riduzione del debito. In uscita anche altri 30 marchi meno profittevoli
Simon Hunt nuovo Ceo Campari
Campari cede Cinzano e fa cassa. La strategia del gruppo: previste altre vendite
Campari si muove in uscita con l'obiettivo dichiarato di ottenere una maggiore crescita organica e contemporaneamente ridurre anche il debito. Ufficializzata la vendita di Cinzano al gruppo Caffo. Questa però è solo la prima di tante altre operazioni simili, saranno ceduti 30 brand meno profittevoli per fare cassa e dedicarsi ad altre operazioni per aumentare il valore del marchio. La Campari, eccellenza del Made in Italy e player internazionale nel campo degli spirits, ha completato il closing e definitivamente ceduto nei giorni scorsi la Cinzano alla famiglia Caffo, che produce il famoso Amaro del Capo e che in passato era stato nel mirino della stessa Campari.
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Il nuovo corso strategico della Campari, guidato da gennaio dall’Ad Simon Hunt, - riporta Firstonline - punterà sulla crescita organica e sulle dismissioni del 9% dei marchi meno profittevoli (cioè circa 30 brand) al fine di ridurre il debito e accrescere la redditività. I driver della nuova strategia resteranno i marchi più conosciuti e cioè Campari, Aperol, Espolon, Wild Turley e Courvoisier.