Caro-scuola, decollano i prezzi: fino 1200 euro a studente

Aumentano i prezzi di libri, zaini, dizionari e astucci. L'allarme di Assoutenti

di Redazione Economia
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Caro-scuola, prezzi in salita: un intero anno costa fino al 10% in più

Non bastava il caro-vacanze, salgono anche i prezzi del materiale scolastico. Finite le ferie, le famiglie dovranno andare incontro a una nuova stangata. Tra diari, astucci, quaderni, zaini, libri e quant’altro, la spesa potrà superare i 1.200 euro a studente. Ad affermarlo è Assoutenti, che diffonde le prime stime sul “caro-scuola”. Quest’anno, come scrive il Sole24Ore, l’intero anno scolastico costerà agli italiani tra l’8% e il 10% in più.

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Zaini e astucci

A causa dei rincari delle materie prime e, in generale, dei costi di produzione, i prodotti di cartoleria registrano un aumento di circa il 9,2% su base annua. Prezzi, questi, ancora più alti se si tratta di prodotti di marche specifiche e sponsorizzate da influencer. Tra tutto, acquistare tutto il necessario per l’anno scolastico può costare fino a 50 euro in più.

Libri di testo

Per quel che riguarda i libri di testo, la spesa sale in base dal grado di istruzione: si passa dai circa 300 euro a studente della prima media ai 600 euro del liceo, compresi i dizionari, ma si può arrivare anche a 700 euro in alcune classi, un business che supera quota 1 miliardo di euro all’anno. Sul fronte dei testi scolastici, scrive il Sole24Ore, i rincari sono nell’ordine del +8/+10% rispetto allo scorso anno e la spesa media solo per i libri salirà in media di circa 45 euro a studente, con un aggravio totale di +95 euro.

“Se si scelgono prodotti delle marche più costose e nuovi edizioni dei testi, tra corredo e libri la spesa può facilmente superare i 1.200 euro a studente”, avvisa il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi: “Per evitare l’ennesima stangata è necessario intervenire su più fronti: da un lato i genitori devono evitare i prodotti legati alle mode del momento e alle pubblicità martellanti, che hanno prezzi sensibilmente più alti rispetto a quelli senza marca, dall’altro il governo deve studiare in collaborazione con Gdo, commercio al dettaglio e produttori dei ’kit scuola’ da vendere negli esercizi commerciali con prodotti base a prezzi ribassati, adottando al contempo misure sui listini dei libri di testo, che ingiustificatamente aumentano di anno in anno”.

I tetti di spesa

“È inaccettabile poi - prosegue Truzzi - che le scuole sforino puntualmente i tetti di spesa fissati dal ministero, e in tal senso invitiamo i genitori a denunciare quegli istituti che non rispettano i limiti massimi ministeriali. Le scuole stesse devono attivarsi per aiutare le famiglie a risparmiare sull’acquisto dei libri, incentivando scambi tra studenti e potenziando le biblioteche scolastiche. Occorre bloccare il business degli editori sui libri scolastici, un settore che vale da solo la bellezza di 780 milioni di euro all’anno, ai quali vanno aggiunti 335 milioni dei servizi internet, in totale oltre un terzo dell’intero mercato librario nazionale”.

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