Cristina Fogazzi, crollano gli utili dell’“Estetista Cinica”. Ricavi in lieve crescita ma è balzo dei costi

Bresciana, classe 1974, utilizza anche il marchio “VeraLab”

di Andrea Giacobino
Cristina Fogazzi
Economia

L’aumento dei costi è dovuto anche agli investimenti per il lancio di nuove linee di prodotti di skincare e make-up


I forti investimenti e il balzo dei costi colpiscono anche gli utili dell’“Estetista Cinica”. Lo scorso 30 giugno, infatti, a Milano si sono riuniti gli azionisti di Re-Forme titolare di “Estetista Cinica”, il brand di cosmesi fondato nel 2010 da Cristina Fogazzi (bresciana, classe 1974) e che utilizza anche il marchio “VeraLab”.

I soci presieduti dalla stessa Fogazzi, proprietaria del 51%, hanno deciso di mandare interamente a riserva l’intero utile di 6.5 milioni di euro segnato nel 2024 in secco calo del 48,7% rispetto agli oltre 12,6 milioni dell’anno prima. E’ il frutto sì di un lieve aumento dei ricavi migliorati anno su anno da 73,9 milioni a 74,8 milioni ma di un ben più significativo aumento dei costi di produzione da 56,3 milioni a 65,5 milioni e così ebitda e ebit sono diminuiti rispettivamente da 19,5 milioni a 11 milioni e da 18 milioni a 9,2 milioni.

L’aumento dei costi (consumi di materie prime balzati da 23,5 milioni a 25,5 milioni, spese generali da 24,5 milioni a 30,4 milioni, costo del personale da 5,5 milioni a 7,1 milioni) è dovuto anche agli investimenti per il lancio di nuove linee di prodotti di skincare e make-up. L’azienda della Fogazzi, di cui l’amministratore delegato Mauro Marcolin ha il 19%, può contare sull’appoggio finanziario del fondo di private equity Peninsula, entrato nel capitale a inizio del 2023 con il 30% sulla base di un equity value della società di 130 milioni.

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