Fisco, addio ai blitz della Guardia di Finanza in azienda. Così cambiano le regole

La sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo e il faro sull'Italia

di redazione economia
Economia

Guardia di Finanza fuori dagli uffici, cambiano le regole sugli accertamenti in azienda

Il governo, su indicazione della Corte europea dei diritti dell'uomo, ha deciso di cambiare le regole per quanto riguarda le perquisizioni in azienda da parte della Guardia di Finanza e dell'Agenzia delle Entrate. Il Parlamento punta a dare una risposta - riporta Il Sole 24 Ore - alla sentenza del 6 febbraio scorso che ha condannato l’Italia per le regole poco garantiste sugli accessi fiscali in azienda. Tra le richieste c’era anche l’obbligo di informare il contribuente del raggio d’azione della verifica nella sede dell’attività prima che sia avviata e il diritto di essere assistito da un professionista.

Leggi anche: Cina: "Il mondo è in turbolenza, i rischi si stanno accumulando". Messaggio criptico e inquietante

Consentendo anche un’effettiva tutela giurisdizionale per contestare la verifica in sede che ecceda dal perimetro, senza dover poi aspettare i tempi dell’emissione dell’atto di accertamento. I controlli si potranno effettuare solo con atti motivati. Sul treno in corsa del decreto fiscale salgono gli emendamenti presentati dal relatore Vito De Palma (Forza Italia) su cui è atteso oggi il voto della commissione Finanze della Camera. Voto destinato a decidere anche le sorti della riproposizione del ravvedimento speciale, ossia la sanatoria sugli anni passati per chi aderirà al concordato preventivo per il biennio 2025-2026.

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DI ECONOMIA

Tags:
accertamentiaziendeguardia di finanza