QN, la mossa di LMDV: sul tavolo 90 milioni per il controllo del gruppo
Secondo quanto risulta ad Affaritaliani l’offerta di Leonardo Maria Del Vecchio per Quotidiano Nazionale sarebbe attorno ai 90 milioni. Trattativa in esclusiva con la famiglia Riffeser Monti fino al 31 gennaio
QN, la mossa di LMDV: sul tavolo 90 milioni per il controllo del gruppo
Leonardo Maria Del Vecchio accelera sulla costruzione di un polo editoriale italiano e, oltre all’ingresso nel capitale de Il Giornale, la sua LMDV Capital avrebbe messo sul piatto una cifra indicata, secondo fonti finanziarie, attorno ai 90 milioni di euro per aggiudicarsi la maggioranza del gruppo Quotidiano Nazionale (QN), che edita Il Giorno, La Nazione e Il Resto del Carlino. La trattativa con la famiglia Riffeser Monti per il controllo di QN risulta – sempre secondo quanto risulta ad Affaritaliani – in esclusiva fino al 31 gennaio prossimo, data entro la quale le parti si sono accordate per negoziare in via prioritaria. 
La mossa segue quella già concretizzata sull’ingresso nel quotidiano fondato da Indro Montanelli, dove LMDV ha acquisito una quota di minoranza con un accordo formalizzato con la Finanziaria Tosinvest. Ma è sul fronte QN che, nelle ultime settimane, il mercato ha concentrato l’attenzione: l’esclusiva, sottoscritta proprio con l’obiettivo di valutare la maggioranza del gruppo editoriale, apre a un possibile riassetto significativo del panorama dell’informazione nazionale. 
La cifra di circa 90 milioni – ancora ufficiosa e non confermata ufficialmente dalle parti – circola tra addetti ai lavori come possibile base dell’offerta per una quota di controllo che darebbe a Del Vecchio e alla sua holding un peso determinante su testate con diffuse radici locali ma forte presenza nel circuito pubblicitario e negli abbonamenti digitali. Il valore complessivo del gruppo, se confermato, mostrerebbe come LMDV stia considerando un’esposizione nel settore editoriale coerente con un piano industriale di medio-lungo periodo, più che con una semplice operazione finanziaria. 
Per ora la struttura dell’operazione, gli accordi sui governance rights e le condizioni economiche definitive sono ancora oggetto di negoziazione. Nel frattempo, l’attenzione degli operatori resta alta: se l’intesa dovesse trasformarsi in contratto vincolante, Del Vecchio sarebbe a un passo dal dar vita a una delle aggregazioni più rilevanti nel settore dell’editoria italiana degli ultimi anni, potenzialmente combinando sotto un unico perimetro testate con vocazioni e mercati geograficamente differenti.
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