LMDV, trattativa in esclusiva con QN fino a fine gennaio - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 16:41

LMDV, trattativa in esclusiva con QN fino a fine gennaio

Procede la creazione di un polo editoriale firmato Leonardo Maria Del Vecchio. Tutti i dettagli

di Marco Scotti

LMDV, accordo di esclusiva con QN fino a fine gennaio

Continua ad arricchirsi di nuovi dettagli la scalata al mondo dell’editoria di Leonardo Maria Del Vecchio. Dopo aver rilevato il 30% del Giornale direttamente da Antonio Angelucci - che resta comunque azionista di riferimento - ora l’ultimo figlio del fondatore di Luxottica si concentra sulla creazione di un polo editoriale nazionale che comprenda anche il QN della famiglia Riffeser Monti.

Secondo quanto risulta ad Affaritaliani, l’esclusiva per la trattativa è stata concessa fino a fine gennaio, e questa volta per la maggioranza delle quote. Fonti bene informate, infatti, raccontano che l’acquisto del 30% del Giornale sia lontano dal modus operandi della LMDV guidata da Marco Talarico, che in genere preferisce rilevare fin da subito la maggioranza e poi eventualmente arrivare alla totalità delle quote.

Altro dettaglio, su cui si fatica a trovare conferma, è quello relativo ai costi dell’operazione. Come scrive Il Fatto Quotidiano, infatti, sembra che il 30% del Giornale sia costato una trentina di milioni, che porterebbe l’enterprise value dell’azienda a 100 milioni. Tantissimi, se si pensa che la trattativa per l’acquisto di Agi, sempre da parte di Angelucci, era sulla base di 40 milioni e che La Stampa viene valutata tra i 50 e i 60 milioni dagli Agnelli. Possibile dunque che vi sia in questa valutazione un accordo di prelazione a prezzi più contenuti sulle restanti quote.

Interessante, infine, notare come Angelucci, che sembrava lanciatissimo nella creazione di un polo editoriale di destra, stia progressivamente arretrando. Ha venduto il 40% del Tempo alla famiglia Toto per 14 milioni la primavera scorsa e ora cede anche il 30% del Giornale, rimanendo in pieno controllo solo di Libero e di Moneta (l’inserto economico), oltre ad alcune testate locali. Che il sogno di Angelucci stia tramontando? Ultima nota di colore: come avrà preso Tommaso Cerno, nominato direttore del Giornale lo scorso 2 dicembre, la notizia del cambio di proprietà? Ah, saperlo…

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