Risiko bancario, il Tar del Lazio respinge lo stop all’OPS UniCredit su Banco Bpm

Il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospensione urgente dell’OPS UniCredit su Banco Bpm: l’offerta resta congelata fino al 23 giugno, come da decisione Consob.

di Redazione
Economia

Risiko bancario, il Tar del Lazio respinge lo stop all’OPS UniCredit su Banco Bpm

Nuovo capitolo nel risiko bancario italiano: il Tar del Lazio ha respinto il ricorso d’urgenza di Banco Bpm, che chiedeva la sospensione immediata dell’offerta pubblica di scambio (OPS) lanciata da UniCredit. La seconda sezione quater del tribunale amministrativo ha infatti confermato la decisione di Consob, che aveva già "congelato" l’operazione fino al 23 giugno per consentire ulteriori verifiche sulle condizioni imposte dal governo nell’ambito della procedura di golden power.

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La decisione del Tar: nessuna sospensione urgente

Il ricorso di Banco Bpm puntava a ottenere lo stop immediato dell’OPS, contestando la delibera con cui Consob aveva disposto il congelamento temporaneo dell’offerta. Secondo l’istituto di Piazza Meda, la scelta dell’autorità di Borsa era “abnorme” e in contrasto con la prassi regolamentare. La motivazione della Consob, invece, faceva leva sull’incertezza legata alle prescrizioni del governo e alla necessità di garantire piena trasparenza agli investitori: la situazione ancora aperta sul fronte golden power, infatti, non permetterebbe di esprimere un giudizio completo sull’operazione.

Dato chiave: L’OPS resta quindi sospesa fino al 23 giugno, come già stabilito dall’authority.

 

Il contesto: golden power e dialogo in corso

La vicenda si inserisce nel più ampio risiko bancario che sta animando il settore. La richiesta di sospensione avanzata da Banco Bpm è solo l’ultimo capitolo di una partita a più livelli: da un lato le strategie di rafforzamento e consolidamento degli istituti, dall’altro il ruolo crescente delle authority e dell’esecutivo, che attraverso il golden power mirano a tutelare interessi strategici.

Prossime tappe:

  • Entro il 23 giugno, nuova valutazione sulle condizioni dell’OPS

  • Dialogo aperto tra UniCredit, governo e Consob sulle eventuali prescrizioni

 

 

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