Economia
Unicredit-Bpm, Orcel: "Senza chiarezza sul golden power ci tiriamo indietro. Commerzbank? Via libera a salire fino al 30% entro fine mese"
Il numero uno di Unicredit: "Cessare le attività in Russia? Non possiamo interrompere i pagamenti perchè ci sono imprese in Germania, Italia e Francia che operano ancora là"

Andrea Orcel
Risiko bancario, Orcel frena sull'Ops su Banco Bpm
"Se non ci sarà chiarezza sul 'golden power' da parte del governo ci titreremo indietro' nell'offerta pubblica di scambio su Banco Bpm". Lo afferma l'amministratore delegato di Unicredit Andrea Orcel alla Goldman Sachs European Financial Conference 2025. "Se mi chiedono di cessare le attività in Russia rispondo che abbiamo effettivamente interrotto i prestiti dal 2022 - spiega - ma se ho un mutuo di 20 anni non posso accelerare su questo". "Mi debbono spiegare esattamente che cosa vogliono sulla Russia - argomenta - perché non possiamo interrompere i pagamenti perché ci sono imprese in Germania, Italia e Francia che stanno ancora operando là e per loro ci dobbiamo essere".
Orcel: "Probabile via libera al 30% di Commerzbank a fine mese"
L'amministratore delegato di Unicredit Andrea Orcel prevede di poter ottenere un "probabile via libera a salire fino al 30% di Commerzbank entro la fine del mese". Lo afferma intervenendo alla Goldman Sachs European Financial Conference 2025 in corso a Berlino. "Abbiamo ancora la gran parte della quota in derivati - ricorda - e il 10% in azioni e in estate prenderemo una decisione se arrivare al 30% o meno, decideremo". "Se consolidiamo la nostra posizione - sottolinea - arriveremo al 30% in azioni fisiche".
"Su Commerzbank - spiega Orcel - non abbiamo ancora fatto un'offerta perché non siamo i benvenuti". "Non era così lo scorso dicembre - ricorda - quando siamo stati i soli ad essere invitati per il collocamento della quota del Tesoro tedesco". Nel corso del collocamento "eravamo in pieno contatto con la leadership di Commerzbank, che fino ad allora era ben disposta nei nostri confronti". "Per questo - prosegue Orcel - non capisco quello che sia successo, che è qualcosa di piuttosto opaco". Orcel ricorda poi che ha "il dovere di proteggere l'investimento nei confronti degli azionisti". A suo dire "finora si è perso parecchio tempo e questo non va nell'interesse della Germania, di Commerzbank e nell'interesse nostro". "Abbiamo la pazienza - prosegue - di aspettare per vedere quello che succede finché i miei azionisti non me ne chiederanno conto". "A quel punto - aggiunge - possiamo lanciare un'offerta, uscirne o fare qualcos'altro, ma abbiamo tempo fino al 2027 per decidere".
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