Stellantis, nuova doccia fredda per Mirafiori: stop per 500Bev e Maserati

Nuova battuta d'arresto collettiva sia per la 500Bev che per la Maserati, che partirà da lunedì 22 aprile fino a lunedì 6 maggio. Sindacati in rivolta

di Redazione
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Economia

Stellantis, nuovo stop collettivo a Mirafiori per 500Bev e Maserati. Cassa integrazione per 2.200 addetti 

Nuova battuta d'arresto collettiva sia per la 500Bev che per la Maserati, che partirà da lunedì 22 aprile fino a lunedì 6 maggio compreso. L'annuncio ai sindacati arriva direttamente da Stellantis, oggi impegnata a trovare una quadra per il maxi stipendio del Ceo Tavares. Questo stop collettivo - sottolinea la Fismic - arriva dopo la già dichiarata cassa integrazione che interessa i lavoratori della 500Bev e il contratto di solidarietà già in atto fino a dicembre per i lavoratori interessati sulla linea produttiva della Maserati". Per Sara Rinaudo, segretario territoriale Fismic Confsal, si tratta di una "nuova doccia fredda per tutti i lavoratori del sito produttivo di Mirafiori" che "dimostra come la nostra manifestazione unitaria di venerdì 12 aprile fosse un reale grido d’allarme e non un allarmismo". "Purtroppo, Mirafiori verte in una situazione di stallo costante e di incertezza che sempre di più colpisce tutti i lavoratori. Serve subito, senza più prendere tempo con annunci che rimangono vaghi e nell’etere, un nuovo modello per salvare il sito. Come già affermato, deve essere allocata immediatamente all’interno di Mirafiori l’intera gamma della 500", rimarca. 

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"L'annuncio di oggi evidenzia quanto denunciamo da tempo: serve un nuovo modello per Mirafiori, altrimenti il futuro dello stabilimento sarà segnato", dichiara Luigi Paone, segretario generale Uilm Torino, dopo la comunicazione di Stellantis sul nuovo ricorso agli ammortizzatori sociali a Torino per 2.220 lavoratori. "Da Tavares e dal governo ci aspettiamo risposte concrete - prosegue Paone -. L'azienda nel complesso ha confermato le missioni produttive già assegnate a Mirafiori, ma non parla di nuovi modelli, che per noi sono di vitale importanza per la sopravvivenza stessa dello stabilimento". "Lo sciopero del 12 aprile - conclude il segretario Uilm Torino - ha fatto sentire la voce dei metalmeccanici torinesi e di tutto il territorio e ha lanciato un messaggio chiaro: è urgente un intervento del Governo con l'obiettivo di ottenere un nuovo modello per Mirafiori".