Anche i politici tedeschi rubano. Il Bundestag accusa Scholz: "Maxi-frode"

Ombre sul cancelliere per uno scandalo finanziario esploso in Germania qualche anno fa. Il parlamento chiede l'apertura di un'inchiesta

Esteri

Germania, Olaf Scholz nei guai: accuse pesanti dal Bundestag

Olaf Scholz è finito nel mirino del Bundestag. Il parlamento tedesco accusa il cancelliere per un presunto coinvolgimento in una maxi-frode che ha investito la Germania qualche anno fa. Il Parlamento tedesco - si legge sul Messaggero - accende un faro su Olaf Scholz. Il cancelliere socialista della Repubblica Federale sarà infatti al centro di un'inchiesta del Bundestag, che punta ad appurare il suo livello di coinvolgimento in uno scandalo finanziario esploso in Germania qualche anno fa. L'accusa contro Scholz, formulata dall'opposizione dei cristiano-democratici della Cdu, è pesante: aver agevolato una frode fiscale miliardaria a danno dei contribuenti tedeschi.

La vicenda, riportata a galla da Politico, - prosegue il Messaggero - risale al 2017, quando Scholz era sindaco di Amburgo, ed è strettamente collegata con lo scandalo ribattezzato "Cum-Ex": una frode finanziaria da 30 miliardi di euro grazie alla quale alcune banche tedesche sarebbero riuscite a ottenere rimborsi a fronte di costi in realtà mai sostenuti. Già all'epoca, Scholz era finito nel mirino in veste di primo cittadino di Amburgo, per i suoi legami con una delle banche coinvolte: l'attuale cancelliere, infatti, si sarebbe incontrato più volte con uno dei proprietari dell'istituto finanziario in questione, già sotto inchiesta per aver sottratto al fisco 47 milioni di euro.

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