Gaza, ogni giorno una strage. Così il punto di distribuzione cibo si è trasformato in una trappola, 27 morti e 90 feriti
Ameno 27 morti e 90 feriti, le autorità palestinesi: "Disumano". Aperto un nuovo centro a Nord della Striscia
Polio in Gaza
Gaza, gli aiuti umanitari e la "disumanità" degli attacchi
Il centro per la distribuzione del cibo a Gaza si sta trasformando in una "trappola mortale", ennesima strage. Si aggrava ad almeno 27 morti e oltre 90 feriti il bilancio degli spari delle forze armate israeliane (Idf) su folle di palestinesi, a circa mezzo chilometro dal complesso in cui vengono distribuiti aiuti della Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), a Rafah. Lo riferisce il ministero della Salute dell'enclave palestinese amministrata da Hamas. Il grave episodio odierno si aggiunge alle violenze registrate nei giorni scorsi nello stesso sito di distribuzione degli aiuti a Rafah, dove almeno una trentina di persone sono state uccise mentre aspettavano di ricevere cibo. Lo stesso copione si è ripetuto oggi, quando le Idf hanno aperto il fuoco su un gruppo di persone incamminate verso il sito di recente apertura.
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Secondo le truppe israeliane, sono stati individuati diversi sospetti che si avvicinavano a loro deviando dal percorso prestabilito, a circa mezzo chilometro dal complesso di aiuti. "I soldati hanno sparato colpi di avvertimento e, poiché non si sono dispersi, hanno aperto il fuoco", ha affermato l'esercito, secondo quanto riferito dal Times of Israel. Il sistema di distribuzione degli aiuti a Gaza, sostenuto dagli Stati Uniti e da Israele, è "disumano". Lo ha dichiarato il direttore dell'organizzazione benefica Palestinian Medical Relief Society, Bassam Zaqout, che ha descritto la situazione nei siti di distribuzione degli aiuti del Gaza Humanitarian Foundation come una "trappola mortale".