Gaza, Trump: "Sì di Israele a 60 giorni di tregua". Hamas: "Pronti ad accordo però serve fine guerra". Ma Netanyahu: "Per Hamas è finita, libereremo gli ostaggi"
Israele, il ministro della Giustizia: "Annettere la Cisgiordania". Intanto si scopre che l'Iran era pronto a minare lo Stretto di Hormuz
Appello di Netanyahu agli iraniani
Gaza, Trump annuncia la tregua
Mentre Israele continua a bombardare Gaza, sul fronte diplomatico qualcosa si sta muovendo. Nella notte Trump ha annunciato che grazie agli sforzi di Qatar ed Egitto si intravede la possibilità di una tregua nella Striscia, ma se Netanyahu ha accettato l'accordo, Hamas ancora non si è espressa. "Israele - ha detto Trump - ha accettato le condizioni necessarie per finalizzare il cessate il fuoco di 60 giorni, durante il quale lavoreremo con tutte le parti per porre fine alla guerra", ha dichiarato Trump sui social media. "I qatarioti e gli egiziani, che hanno lavorato duramente per contribuire a portare la pace, presenteranno questa proposta finale. Spero, per il bene del Medio Oriente, che Hamas accetti questo accordo, perché la situazione non migliorerà, anzi, peggiorerà" se non lo faranno".
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Intanto si scopre che l'Iran era pronto a minare lo Stretto di Hormuz. Il mese scorso, l'esercito iraniano ha caricato mine navali su navi nel Golfo Persico, un fatto che ha aumentato i timori americani sul fatto che Teheran abbia pensato a bloccare lo Stretto di Hormuz dopo agli attacchi israeliani in tutto il Paese. Secondo due funzionari statunitensi che hanno richiesto l'anonimato, i preparativi, precedentemente non segnalati, ma rilevati dall'intelligence statunitense, sono avvenuti poco dopo il lancio del primo attacco missilistico israeliano contro l'Iran il 13 giugno.
Il caricamento delle mine, che non sono state dispiegate nello Stretto, suggerisce comunque che Teheran potrebbe seriamente avere intenzione di chiudere una delle rotte marittime più trafficate al mondo, una mossa che aggraverebbe il conflitto e ostacolerebbe gravemente il commercio globale. Circa un quinto delle spedizioni globali di petrolio e gas passa attraverso lo Stretto di Hormuz e un blocco farebbe impennare i prezzi mondiali dell'energia.
Hamas: "Pronti a un accordo"
Un funzionario di Hamas, Taher al-Nunu, ha dichiarato che il gruppo è "pronto e seriamente intenzionato a raggiungere un accordo". Hamas, ha però precisato, è "pronto ad accettare qualsiasi iniziativa che porti chiaramente alla fine completa della guerra". Lo riporta il Guardian. Una delegazione di Hamas dovrebbe incontrare i mediatori egiziani e qatarioti al Cairo oggi per discutere la proposta, secondo un funzionario egiziano.
Netanyahu: "Per Hamas è finita, libereremo gli ostaggi"
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha promesso di distruggere Hamas "dalle sue fondamenta" nelle sue prime dichiarazioni pubbliche dopo che il presidente americano, Donald Trump, ha annunciato che "Israele ha accettato le condizioni necessarie per finalizzare un cessate il fuoco di 60 giorni". In un passaggio di un intervento diffuso da Canale 12, Netanyahu ha promesso che "non ci sarà più Hamas. Niente Hamastan. Niente di tutto ciò. È finita. Libereremo tutti i nostri ostaggi e completeremo la missione insieme"
Israele, il ministro della Giustizia: "Annettere la Cisgiordania"
Il ministro della Giustizia israeliano, Yariv Levin, ha dichiarato he è giunto il momento di annettere la Cisgiordania. "Penso che questo periodo sia un momento di opportunità storica che non dobbiamo perdere", le sue parole riferendosi all'annessione del territorio conteso. "È giunto il momento della sovranità, il momento di applicare la sovranità. La mia posizione su questo tema è ferma, è chiara", ha detto Levin. Il ministro ha affermato che la questione deve essere "in cima alla lista delle priorità".