Ucraina, accordo Zelensky-Macron per il rafforzamento aereo. Tusk: "Incidente ferroviario a Varsavia? Sabotaggio"

Kiev ha autonomia in termini di armi e munizioni per soli altri quattro mesi

di Marco Santoni
Esteri

L'Ucraina quasi senza più armi, l'Ue al bivio: l'ipotesi di un prestito garantito

Il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky hanno firmato una lettera di intenti su un accordo in materia di armamenti tra Francia e Ucraina. La firma è avvenuta durante una cerimonia nella base aerea francese di Villacoublay, vicino Parigi. Ieri Zelensky ha parlato di "un accordo storico" che prevede "un significativo rafforzamento" "dell'aviazione da combattimento, della difesa aerea e di altre attrezzature di difesa" ucraine. Una conferenza stampa congiunta è attesa in tarda mattinata.

Il presidente francese Emmanuel Macron e l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky hanno firmato una lettera di intenti per il futuro acquisto da parte di Kiev di fino a 100 caccia Rafale, sistemi di difesa antiaerea e droni. Lo rende noto l'Eliseo. Secondo l'Eliseo, questo accordo, che si proietta "su un orizzonte temporale di circa dieci anni", prevede possibili contratti futuri per "l'acquisizione da parte dell'Ucraina di nuove attrezzature di difesa francesi": "circa 100 Rafale, con i relativi armamenti", nonché altri armamenti, tra cui il sistema di difesa aerea Samp-T di nuova generazione in fase di sviluppo, sistemi radar e droni.
 
Il primo ministro polacco Donald Tusk ha affermato su X che i servizi ritengono che l'incidente di domenica sulla ferrovia polacca tra Varsavia e Lublino sia un sabotaggio deliberato. "Purtroppo, le peggiori ipotesi sono state confermate. Un atto di sabotaggio si è verificato sulla tratta Varsavia-Lublino (villaggio di Mika). Un ordigno è esploso e ha distrutto i binari ferroviari. I servizi e la procura stanno lavorando sul posto. Sono stati riscontrati danni anche sulla stessa tratta, più vicino a Lublino", ha detto Tusk. "Purtroppo, non c'è dubbio che si tratti di un atto di sabotaggio. Fortunatamente, non c'è stata alcuna tragedia, ma la questione è comunque molto grave", ha spiegato il premier.

 

La guerra in Ucraina potrebbe essere arrivata davvero a un punto di svolta, ma le cose non si mettono bene per Zelensky. Mentre infatti i russi avanzano e conquistano nuovi territori, con i bombardamenti notturni sulle città ucraine che si fanno sempre più massicci, Kiev deve fare i conti anche con lo scandalo legato alla corruzione che ha coinvolto il governo. L'Unione europea ragiona sulle prossime mosse e tra ipotesi e suggestioni ci sono anche alcune certezze di cui tenere conto. L'Ucraina - riporta Il Corriere della Sera - oggi dispone di cassa per continuare a finanziare l’esercito e le altre funzioni vitali dello Stato per altri quattro mesi, non di più.

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Per questo l’ultima ipotesi allo studio a Bruxelles prevede un prestito a Kiev garantito, in ultima istanza, dalle riserve russe congelate per almeno 140 miliardi di euro. E anche il Fondo monetario internazionale, con queste rassicurazioni, potrebbe sbloccare un prestito all’Ucraina da otto miliardi di dollari fino al 2029. I governi europei - prosegue Il Corriere - devono scegliere tra due scenari entrambi poco attraenti: assumersi più rischi per sostenere l’Ucraina contro la Russia; oppure accettare il rischio che la Russia guadagni nei prossimi anni il controllo politico e militare dell’Ucraina e inizi a premere anche di più per destabilizzare l’Unione europea.

Anche perché per la prima volta Italia, Germania, Francia e gli altri governi dell’area si trovano ora in una situazione speciale in questa guerra. Per anni si erano mossi al riparo del sostegno dell’America di Joe Biden all’Ucraina ma ora c'è Trump e le cose sono drasticamente cambiate.

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