Idf, pioggia di raid sull'ospedale Nasser: 20 morti tra cui 5 giornalisti. Reuters: "Il nostro cameraman colpito mentre riprendeva l'attacco"

L'operazione-lampo contro gli Houthi è un massacro. L'Onu: "Catastrofica la situazione a Gaza"

di Redazione Esteri

Yemen (Lapresse)

Esteri

Reuters: "Nostro cameraman morto mentre riprendeva attacco Idf"

L'agenzia di stampa Reuters ha confermato che tra le vittime del raid odierno dell'Idf sull'ospedale Nasser di Khan Yunis c'è Hossam al-Masri, un suo cameraman a contratto (e non un fotografo come riportato da Al Jazeera), che al momento della sua morte stava riprendendo l'attacco. "Il video in diretta dell'agenzia Reuters dall'ospedale, girato da Masri, si è improvvisamente interrotto nel momento dell'attacco iniziale, come mostrano le immagini della Reuters", scrive l'agenzia sul suo sito web. Come riportato in precedenza, dopo un primo attacco - in cui è morto al-Masri - l'Idf ha colpito ancora l'edificio dell'ospedale uccidendo gli altri tre giornalisti. Nel complesso, nell'attacco - realizzato con un drone - sono state uccise almeno 15 persone, tra cui almeno un membro della squadra dei soccorsi. 

Tra vittime raid Idf fotografo Reuters e reporter NBC 

Il governo di Gaza controllato da Hamas ha reso noto che tra i quattro giornalisti uccisi oggi in un attacco dell'Idf sull'ospedale Nasser di Khan Yunis ci sono un fotografo dell'agenzia di stampa Reuters e un reporter dell'emittente statunitense NBC. Il fotoreporter della Reuters, riferisce Al Jazeera, era Hossam al-Masri, mentre il giornalista della NBC si chiamava Moaz Abu Taha. Le altre due vittime erano il fotoreporter della stessa Al Jazeera. Mohammed Salama, e Mariam Abu Daqa, un giornalista che collaborava con diversi media, tra cui l'Independent Arabic e l'Associated Press. 

Netanyahu, pronti a ridurre presenza Idf con disarmo Hezbollah

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele è pronto a ritirarsi dalle cinque postazioni  militari nel sud del Libano qualora le Forze Armate Libanesi (Laf)  prendano "i provvedimenti necessari per attuare il disarmo di  Hezbollah".  In un comunicato, l'Ufficio del Primo Ministro sottolinea che "Israele riconosce il passo significativo compiuto dal governo  libanese, sotto la guida del presidente Aoun e del primo ministro  Salam. La recente decisione del Consiglio dei Ministri di lavorare al disarmo di Hezbollah entro la fine del 2025 è stata una decisione di  grande portata. Rappresenta un'opportunità cruciale per il Libano di  riconquistare la sua sovranità e ristabilire l'autorità delle  istituzioni statali, militari e governative, libera dall'influenza di  attori non statali".  Il comunicato aggiunge che "alla luce di questo importante sviluppo,  Israele è pronto a sostenere il Libano nei suoi sforzi per disarmare  Hezbollah e a lavorare insieme per un futuro più sicuro e stabile per  entrambe le nazioni". 

Media, attacchi Idf a Gaza, 23 civili uccisi dall'alba

Almeno 23 palestinesi, inclusi tre giornalisti, sono stati uccisi dall'alba di oggi negli attacchi dell'Esercito israeliano (Idf) nella Striscia di Gaza, riportano i media. Il bilancio include 14 persone, tra cui i giornalisti, uccise in un attacco con un drone kamikaze che ha preso di mira il complesso ospedaliero Nasser di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. In precedenza, l'agenzia palestinese Wafa aveva reso noto che almeno nove civili erano morti in diversi attacchi dell'Idf nel territorio, inclusi cinque membri di una famiglia nel bombardamento di una casa nella zona di al-Karameh, a nord-ovest di Gaza City.

Raid Idf su ospedale Nasser: 20 morti inclusi 5 giornalisti

Almeno 19 persone, inclusi tre giornalisti, sono stati uccisi oggi nell'attacco dell'Esercito israeliano con un drone kamikaze che ha preso di mira il complesso ospedaliero Nasser di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza: lo riporta Al Jazeera. Il ministero della Salute di Gaza ha riferito che nel raid all'ospedale è stato ucciso il cameraman Hussam Masri, impiegato dell'agenzia di stampa Reuters. Nell'attacco è morto anche il  cameraman Mohammed Salama, che lavorava per al Jazeera.

Guerra, Israele attacca pesantemente anche lo Yemen. La caccia agli Houthi è un massacro: morti e feriti

Gli odierni attacchi israeliani nella capitale yemenita Sana'a hanno ucciso almeno sei persone e ne hanno ferite 86. Questo è il bilancio aggiornato fornito dai ribelli Houthi sostenuti dall'Iran. L'esercito israeliano ha preso di mira un complesso militare vicino al palazzo presidenziale, due centrali elettriche e un deposito di carburante. Dopo l'annuncio da parte dei media yemeniti, è arrivata una foto pubblicata dal ministro della Difesa Israel Katz. L'immagine, diffusa dalla stampa israeliana, lo ritrae accanto al premier Benjamin Netanyahu e al capo di stato maggiore dell'Idf, tenente generale Eyal Zamir, impegnati a seguire su dei monitor l'operazione in corso contro gli Houthi. Lo scatto arriva dal centro di comando dell'Iaf presso il quartier generale militare di Tel Aviv, mentre l'Aeronautica militare israeliana sta bombardando Sanaa.

Leggi anche: Raid di Israele sulla capitale dello Yemen. Houthi: "Continueremo a sostenere Gaza a prescindere dal prezzo"

Secondo quanto riferito dai media locali, tra cui il quotidiano Times of Israel, gli attacchi a Sanaa hanno preso di mira una struttura militare vicino a un palazzo presidenziale, un deposito di carburante e due centrali elettriche. L'attacco israeliano in corso su Sanaa ha preso di mira l'area del palazzo presidenziale e delle basi missilistiche. A riferirlo all'agenzia Reuters sono residenti della capitale dello Yemen. Il corrispondente in Yemen dell'emittente libanese "Al-Mayadeen" ha sottolineato che il palazzo è abbandonato da anni, a seguito di diversi attacchi diretti contro di esso in passato.

La direttrice esecutiva del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite, Cindy McCain, ha descritto la situazione alimentare nella Striscia di Gaza come "catastrofica". "C'è una malnutrizione molto grave. Avete visto persone morire di fame lì", ha dichiarato la funzionaria in un'intervista al canale televisivo giapponese Nhk. Secondo McCain, il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite è "il più grande, il migliore e l'unico in grado di fornire il tipo di approvvigionamento alimentare su larga scala di cui Gaza ha bisogno", ma le attività umanitarie sono ostacolate dalle azioni dei militari israeliani. "È molto difficile quando ci puntano contro le armi, i carri armati o qualsiasi altra cosa", ha sottolineato McCain.

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DI ESTERI

Tags:
houthiisraeleyemen