Analcolici, addio ai succhi di frutta: il futuro sono i proxies

In Italia vengono prodotti solo dall'azienda Feral a Mezzolombardo. I prezzi sono di circa 8 euro a bottiglia

di Redazione Food
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I proxies sono bevande fermentate a base di barbabietola che si propongono come alternativa analcolica al vino

Fino ad oggi succhi di frutta e sciroppi sono stati la base dei drink analcolici ma con i proxies il mondo dei prodotti senza alcol è destinato a cambiare per sempre. Le bevande botaniche fermentate realizzate da miscele stratificate di frutta, tè, spezie, amari, legni e molto altro sono diventate infatti molto popolari. 

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Gli unici a produrre proxies in Italia sono i ragazzi di Feral a Mezzolombardo. Come base per la fermentazione utilizzano la barbabietola bianca o rossa, per poi aggiungere infusi con spezie, legni ed erbe. "Non vogliamo scimmiottare il vino, ma proporre una cosa nuova, un'esperienza unica nel suo genere, non un surrogato come potrebbe essere il vino dealcolato", afferma Andrea Frigerio, Head Brewer di Feral, a Gambero Rosso  . Si tratta di una bevuta adulta, qualcosa che resta, pensata per accomapagnare il cibo. Il primo a crederci è stato Joia a Milano, mentre il nostro primo mercato è il Belgio che ha mostrato un grande interesse".

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Tra i proxies di Feral abbiamo il Nº1 a base di barbietola bianca, luppolo e pepe di Szechuan e profumato con litchchi, pesca e agrume. Il Nº2 viene realizzato con zenzero e pepe garfonato mentre gli ingredienti principali di Nº3 e Nº4 sono rispettivamente barbietola rossa e mirtillo selvatico. I prezzi vanno da circa 8 euro per una bottiglia da 0,375 cl. La durata è di 9-12 mesi mentre una volta aperta la bevanda va consumata entro una settimana.