ANBI e Regione Emilia-Romagna: completato oltre il 45% del Piano Marshall dell’acqua
Vincenzi (ANBI): "Con la Regione Emilia-Romagna lavoriamo ogni giorno su temi rilevanti e le nostre maestranze si adoperano con il massimo impegno per centrare tutte le scadenze previste"
ANBI e Regione Emilia-Romagna insieme per il futuro dell’acqua: completato oltre il 45% del Piano Marshall
Proseguono i lavori di rifunzionalizzazione della traversa sul torrente Enza, in località Cerezzola, al confine tra le province di Reggio Emilia e Parma. Parallelamente avanzano anche gli interventi sull’impianto Cavaliera di Bondeno, nel Ferrarese, ormai completato per circa l’80%, con l’obiettivo di potenziare il sistema idraulico del bacino Burana – Po di Volano. Prosegue inoltre il cantiere per l’incremento dell’efficacia idrico-idraulica nei territori attraversati dal canale “Fosso Vecchio”, nei comuni ravennati di Alfonsine, Bagnacavallo e Cotignola. Tutte queste opere rientrano nel più ampio programma regionale denominato “Piano Marshall dell’acqua”, promosso dalla Regione Emilia-Romagna.
Il piano prevede un investimento complessivo di oltre 800 milioni di euro per infrastrutture irrigue, cui si sommano ulteriori 362 milioni destinati a interventi per la sicurezza idraulica e la prevenzione del dissesto dopo le alluvioni del 2023 e del 2024, per un totale di circa 1,2 miliardi di euro nel periodo 2018-2025. Gli interventi complessivi sul territorio regionale ammontano a 1.371, di cui il 45,3% già portati a termine. Una trentina di opere hanno un valore superiore ai 10 milioni di euro ciascuna. Le risorse economiche provengono da una pluralità di canali: Programmazione per lo Sviluppo Rurale, Fondi di Sviluppo e Coesione, PNRR, Piano Invasi, fondi ministeriali, risorse regionali e ordinanze commissariali.
Durante la conferenza “Il Piano Marshall dell’acqua”, organizzata dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue) Emilia-Romagna, è stato fatto il punto sullo stato di avanzamento dei lavori.
“Lo scopo di questi interventi", ha commentato l’Assessore all’Agricoltura di Regione Emilia-Romagna, Alessio Mammi, "è garantire l’acqua per le produzioni agricole ed alimentari, risparmiare acqua e rendere il territorio più sicuro, grazie ad importanti interventi manutentivi. Con la manutenzione e le opere infrastrutturali, che stiamo realizzando, siamo in grado di garantire 60 milioni di metri cubi annui d’acqua in più rispetto al 2018 ed un risparmio energetico, stimato in 3 milioni di kilowatt all’anno. L’acqua è vita e, se viene a mancare, gli approvvigionamenti di cibo sono a rischio. Abbiamo bisogno soprattutto di invasare l’acqua, quando c’è per poi utilizzarla nei momenti in cui serve”.
Sulla stessa linea il Presidente di ANBI, Francesco Vincenzi, che sottolinea l’efficacia della collaborazione istituzionale: “Con la Regione Emilia-Romagna si lavora e collabora ogni giorno su questi temi così rilevanti e le nostre maestranze si adoperano con il massimo impegno per centrare tutte le scadenze previste. Il nostro traguardo, però, non si ferma qui perché, conclusi questi interventi, abbiamo già nuove opere per migliorare la resilienza dei territori e l’uso consapevole dell’acqua a sostegno del mondo agricolo che per noi, come per l’intero Paese, è fondamentale”.
Le opere in corso comprendono la costruzione di invasi a fini irrigui, casse di espansione, impianti idrovori per il drenaggio e l’irrigazione, oltre a interventi per ottimizzare la rete di adduzione e distribuzione e per la prevenzione del dissesto idrogeologico, sia in pianura che nelle aree collinari e montane. Attualmente il 45,3% dei lavori è concluso, il 25,64% in corso, il 7,7% in fase di completamento, mentre il 14,53% si trova ancora nella fase di progettazione. Un ulteriore 3,42% è in attesa di affidamento dei lavori e la stessa percentuale attende i decreti di attuazione.
Il sistema idraulico dell’Emilia-Romagna si basa su otto consorzi di bonifica e un consorzio di secondo grado, il C.E.R. (Canale Emiliano Romagnolo). La rete complessiva gestita si estende per circa 22.000 chilometri e distribuisce ogni anno un miliardo di metri cubi d’acqua, irrigando 300.000 ettari di superficie agricola e servendo 34.000 aziende da Piacenza a Rimini. Sul territorio sono attivi 398 impianti irrigui, 69 piccoli invasi, due dighe, 61 casse di espansione e 220 impianti di scolo, numeri destinati ad aumentare grazie ai nuovi interventi in corso. Solo nelle aree montane, nei prossimi sei anni, verranno realizzati 5.500 lavori di bonifica. Il valore complessivo della contribuenza consortile ammonta a 180 milioni di euro, destinati per il 26% ad attività irrigue, per il 61% alla difesa idraulica e per il restante 13% alla tutela idrogeologica del territorio.