Conflitto arabo-israeliano, la RAI unidirezionale filo palestinese. Perché?

Perché la Rai insiste con una narrazione unidirezionale filo palestinese? Ieri l’uccisione di due appartenenti a un gruppo terrorista fatti passare per vittime

di Antonio Amorosi
MediaTech

Il caso. Anche i giornali più a sinistra in Israele descrivono la vicenda come un raid su un battaglione palestinese che ha l’obiettivo di compiere attacchi terroristici. Ma la RAI...

 

Da anni buona parte della comunità israeliana italiana si scaglia contro la RAI per la parzialità del racconto sul conflitto arabo-israeliano. L’ultimo ieri. “Due palestinesi”, riporta la tv di Stato italiana, “sono stati uccisi dai militari israeliani durante scontri a fuoco nel corso di un'operazione dell'esercito israeliano nel campo profughi di Nur Shams, a Tulkarem, nel nord della Cisgiordania”. “Lo ha riferito”, continua la RAI, “il ministero della Salute palestinese, secondo cui i due sono arrivati già morti in ospedale, mentre un terzo è stato ferito agli arti ed è in condizioni stabili”.


 

La RAI spiega anche che i due erano accusati dall’esercito israeliano di un attacco, giorni prima, con colpi di arma da fuoco. Una notizia che scivola tra le tante del mare dell’informazione, non destando particolare scalpore. Ma è forse questo mare che orienta l’opinione su una guerra terribile e dalla difficile soluzione, tra scontri quotidiani cruenti e brutali.

Sui giornali palestinesi i due giovani uccisi, Samer Al-Shafei e Hamza Khreyoush, vengono descritti come martiri e portati in spalla, avvolti nella bandiera palestinese nella classica processione, fino al cimitero.

A leggere la notizia RAI si pensa ad una sorta di raid sommario in un accampamento di profughi.

Piccolo particolare non irrilevante: la Rai chiama "campo profughi" quella che è in realtà una città di circa 10.000 abitanti che nasce come campo profughi nel 1952 ed è descritta così ma va compreso il contesto. Nur Shams è a ridosso di un’altra città, Tulkarem, 59.000 abitanti.

Il quotidiano Jerusalem Post (fra i tanti) descrive la vicenda in modo diametralmente opposto alla RAI: “L'IDF (Forze di difesa israeliane, ndr) ha ucciso due terroristi in un raid nella città di Tulkarm, in Cisgiordania, sabato mattina, quando un tentativo di arrestarli ha portato a uno scambio di colpi di arma da fuoco, ha annunciato l'unità del portavoce dell'IDF. I terroristi sono stati identificati come Samar Salah al-Shafei e Hamza Jamil Haroush, 22 anni, che avevano compiuto l'attacco terroristico ad Avnei Hefetz martedì. L'IDF ha detto che i due terroristi stavano pianificando ulteriori attacchi. I due erano affiliati alla Jihad islamica che, insieme ad Hamas, ha lanciato più di 100 razzi contro Israele la scorsa settimana”. On line è facile reperire le foto delle armi in possesso dei due uccisi.


Le armi trovate durante il raid

“Jihad islamica”, “scontro a fuoco”, “accusati di un raid precedente”, “100 razzi contro Israele la scorsa settimana”. I termini cambiano totalmente il contesto.

I filo palestinesi potrebbero dire che i giornali come il Jerusalem Post sono orientati al centro o a destra. Allora siamo andati a leggere Haaretz, quotidiano israeliano profondamente di sinistra, un riferimento anche per la rivista italiana Internazionale. Haaretz non è mai stato tenero col governo, tanto meno oggi visto che è tra i più accesi accusatori del cambio legislativo voluto dalla maggioranza, considerato un colpo di stato giudiziario.

La descrizione di Haaretz è anche peggiore del previsto. “Il gruppo militante del battaglione Tul Karm (un gruppo che recluta principalmente giovani armati, alcuni dei quali sono affiliati ad Al-Fatah) ha annunciato che due dei suoi agenti, i 22enni Hamzah Kharouish e Samer Al-Shafi'i, sono stati uccisi durante scontri a fuoco con le forze dell'IDF che operavano nel campo profughi di Nur al-Shams a ovest della città. Una dichiarazione del gruppo afferma che Kharouish è stato l'aggressore che ha effettuato un attacco a fuoco nell'insediamento di Avnei Hefetz in Cisgiordania solo quattro giorni fa. A Tul Karm è stato dichiarato un giorno di lutto e uno sciopero in seguito all'incidente”.

Il battaglione Tul Karm ha l’obiettivo dichiarato di compiere attacchi terroristici nella Cisgiordania centrale e intorno a Tul Karm e i due giovani, a detta di Haaretz, vengono descritti dai palestinesi stessi, come agenti di un gruppo estremista a capo di attentati.

“Un testimone oculare”, continua Haaretz “ha affermato che le forze dell'IDF sono entrate a Nur al-Shams e hanno circondato un complesso in cui risiedevano Kharouish e Al-Shafi'i, mentre avevano cecchini sui tetti degli edifici che fungevano da rinforzi. Secondo un testimone oculare, Kharouish e Al-Shafi'i sono stati uccisi mentre cercavano di scappare da una finestra. Altri rapporti indicano che le forze dell'IDF hanno arrestato altri due palestinesi, uno dei quali ferito da colpi di arma da fuoco dell'IDF”.

Se abbiamo letto noi queste descrizioni perché non lo ha fatto la RAI. E soprattutto: perché avere come unica fonte il ministero della Salute palestinese? Perché la tv di Stato italiana insiste con questa narrazione parziale? Il Conflitto arabo-israeliano è un tema complesso che non andrebbe trattato con la leggerezza e la parzialità del tifo, tanto meno dalla tv di Stato.

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