Garlasco, scontro a Mattino Cinque tra Gallo e il colonello Cassese: “Avete fatto danni investigativi, ammettetelo”
Scontro in diretta a Mattino Cinque sul caso Garlasco. Accuse, errori investigativi e tensioni tra Gallo e Cassese
Il caso Garlasco continua a riemergere ciclicamente nel dibattito televisivo, riportando con sé interrogativi mai del tutto chiariti. A Mattino Cinque il confronto tra gli ospiti si accende rapidamente, trasformandosi in uno scontro diretto sulle indagini che portarono alla condanna di Alberto Stasi.
Caso Garlasco: le crepe nel racconto delle indagini
La discussione entra nel vivo quando si parla delle fasi iniziali dell’inchiesta e di quanto accaduto in caserma, alla presenza del colonnello Gennaro Cassese. In collegamento, Palmeggiani ricostruisce una sequenza chiave sostenendo che Andrea Sempio sarebbe uscito insieme al padre per recuperare lo scontrino. Un passaggio che solleva subito dubbi.
Federica Panicucci interviene chiedendo come sia possibile che i due escano insieme dalla caserma, mentre Cassese prova a riportare il discorso su un piano formale, spiegando che basterebbe consultare il registro degli accessi per chiarire. Una risposta che, però, non convince del tutto lo studio.
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Il nodo dell’alibi e le prime scelte investigative
Il confronto si sposta poi sul tema dell’alibi. Panicucci osserva che, se Alberto Stasi avesse avuto fin da subito un alibi solido, probabilmente il percorso investigativo sarebbe stato diverso. Una riflessione che chiama in causa le decisioni prese nelle prime ore e il loro peso sull’intera inchiesta. Cassese, su questo punto, si mantiene prudente e ammette di non poter rispondere con certezza, lasciando aperte nuove domande.
Mattino Cinque, lo scontro frontale
Il momento più teso arriva quando prende la parola l’avvocato Fabrizio Gallo, che attacca senza mezzi termini:
«Perché non ammettete tutti gli errori che avete fatto? Dopo tutte le cappellate che avete detto, avete fatto dei danni investigativi con Stasi. Lei deve dire: “Io ho sbagliato”».
La replica del colonnello Cassese è immediata e dura:
«Il professore parla senza conoscere gli atti. Su quali basi dice queste cose?».
Gallo ribatte sostenendo di aver letto i verbali e di aver seguito attentamente quanto emerso anche in trasmissione. Lo scontro si chiude senza una vera ricomposizione, lasciando ancora una volta il caso Garlasco sospeso tra versioni contrapposte e interrogativi irrisolti.