Woody Allen al festival del cinema russo, ira di Kiev. L'attore-regista: "La cultura non va zittita"

Poi l'attacco a Putin: "La guerra che ha causato è agghiacciante, lui ha torto"

di Redazione Mediatech
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Woody Allen e la polemica sulla partecipazione al festival del cinema russo

Scoppia la bufera per la partecipazione di Woody Allen al festival del cinema russo. L'attore e regista è stato ospite d'onore alla International Film Week di Mosca, e ha parlato per quarantacinque minuti collegato da remoto, anche se in prima battuta aveva accettato un invito a essere fisicamente presente. Immediate - riporta Il Corriere della Sera - sono arrivate le reazioni indignate sui social e sui giornali. Per il ministero degli Esteri di Kiev, che ha pubblicato ieri una nota sui social network la partecipazione di Woody Allen al festival è "una disgrazia e un insulto al sacrificio di attori e registi ucraini che sono stati uccisi o feriti dai criminali di guerra russi nel loro perdurante attacco bellico contro l’Ucraina".

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In Europa — le cui istituzioni hanno finanziato diversi film di Woody Allen, come lo spagnolo Rifkin’s Festival del 2020 e il francese Un colpo di fortuna del 2023 — si sono moltiplicate le reazioni indignate sui social e sui giornali. Woody Allen si è difeso, interpellato dal britannico Guardian. "Riguardo alla guerra in Ucraina io credo fortemente che Putin sia totalmente nel torto. La guerra che ha causato è agghiacciante. Ma qualsiasi cosa abbiano fatto i politici non penso che chiudere la conversazione culturale sia mai un buon modo di contribuire".

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