I milanesi soffocano nello smog: lo studio shock svela danni a mente, sonno e stress

Uno studio dell’Università di Milano rivela che l’inquinamento atmosferico influisce su concentrazione, stress e benessere psicofisico. I milanesi risultano più stressati e dormono peggio dei barcellonesi

di Roberto Servio
Milano

Uno studio della Statale di Milano rivela che l’esposizione al biossido di azoto influisce negativamente su concentrazione, benessere mentale e qualità del sonno. I milanesi risultano più stressati, stanchi e meno lucidi rispetto ai barcellonesi. Lo smog non danneggia solo i polmoni, ma anche la salute psicologica quotidiana.

I milanesi soffocano nello smog: lo studio shock svela danni a mente, sonno e stress 

Lo smog che avvolge Milano non si limita a intaccare bronchi e circolazione sanguigna. Una nuova indagine scientifica svela un effetto finora sottovalutato: l’aria inquinata danneggia anche le capacità cognitive e il benessere mentale. A rivelarlo è lo studio "Benessere mentale e inquinamento", condotto dall’Università Statale di Milano in collaborazione con l’Università di Padova, Cittadini per l’Aria e la rivista Epidemiologia e Prevenzione.

Biossido di azoto: il nemico invisibile della concentrazione

Lo studio, durato sei settimane tra gennaio e marzo 2024, ha coinvolto 329 cittadini milanesi dotati di sensori personali per misurare l’esposizione al biossido di azoto (NO₂), uno degli inquinanti più legati al traffico diesel. I volontari hanno eseguito test cognitivi giornalieri e tenuto un diario sul proprio stato psicofisico.

I risultati sono allarmanti: l’esposizione all’NO₂ ha provocato un aumento degli errori nei test del +76% e un rallentamento dei tempi di risposta del +4,4%. Non si tratta solo di numeri, ma di un campanello d’allarme su come l’ambiente urbano stia influenzando le nostre funzioni mentali.

Milano più stressata di Barcellona: il confronto europeo

Il confronto con Barcellona, dove è stato condotto uno studio analogo, peggiora il quadro: a Milano si registrano livelli più alti di stress percepito (+12%), una peggiore qualità del sonno (-22%) e minore energia e vitalità (-14% e -18%). Le ragioni? Età media più alta dei partecipanti milanesi, ma soprattutto l’aria irrespirabile della metropoli lombarda, aggravata durante i mesi invernali.

L’appello degli esperti: “Cambiare rotta per salvare la salute pubblica”

Silvia Fustinoni, docente della Statale e coordinatrice della ricerca, sottolinea l’importanza della partecipazione attiva dei cittadini e l’urgenza di politiche ambientali efficaci. Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’Aria, è categorica: “Milano fa male ai suoi abitanti e peggiora la qualità della vita, in modo ingiusto e sproporzionato per chi non può permettersi di vivere altrove”.

 

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