Affitti brevi, dal Tar via libera ad Airbnb: boom previsto per le Olimpiadi Milano-Cortina
Annullato l’obbligo di registrazione in presenza: Airbnb esulta, Sala contrario. Atteso giro d'affari da 154 milioni di euro in vista dei Giochi del 2026. Un host potrà guadagnare sino a 2.400 euro
Affitti brevi, dal Tar via libera ad Airbnb: boom previsto per le Olimpiadi Milano-Cortina
“La sentenza facilita l’utilizzo degli affitti brevi, e magari va bene per i turisti, ma noi non siamo molto contenti”. Così il sindaco di Milano Beppe Sala ha commentato la sentenza del Tar del Lazio che ha annullato l'obbligo per gli host di registrare in presenza gli ospiti delle strutture ricettive, una misura che era stata voluta per motivi di sicurezza e contrasto all’evasione. Il provvedimento aveva tuttavia complicato la vita a molti proprietari di case in affitto breve. Ed è stato ritenuto illegittimo. Per Airbnb si tratta di un ritorno alla normalità. “Quello che fa il Tar è riportare la situazione a quello che era in precedenza – ha dichiarato Matteo Sarzana, country manager di Airbnb Italia –. La tecnologia consente già oggi il self-check-in, garantendo comunque la sicurezza".
Airbnb: “La circolare non aumentava la sicurezza”
Secondo Sarzana, la sentenza evidenzia un passaggio chiave: “Quella circolare non andava ad aumentare la sicurezza, ma introduceva solo una difficoltà ulteriore per gli host nell'accogliere le persone”. Una posizione condivisa anche da molti operatori del settore, che avevano denunciato una stretta burocratica poco utile e fortemente penalizzante per l’offerta turistica alternativa.
Sala: “Non siamo contenti, serve intervento del Governo”
Il provvedimento impatta in particolare una città come Milano, dove alla già elevata richiesta da parte di turisti si aggiungeranno i flussi legati alle Olimpiadi del 2026. Per questo Sala è tornato a ribadire la necessità di un intervento normativo nazionale che consenta ai Comuni di regolamentare il fenomeno, oggi sempre più diffuso e difficile da governare.
Olimpiadi Milano-Cortina: sino a 2.400 euro per gli host
La decisione del Tar arriva in un momento chiave per Milano. Come racconta il quotidiano Il Giorno, in vista delle Olimpiadi invernali del 2026, si prevede un boom degli affitti brevi. Secondo uno studio di Deloitte, senza l’apporto di Airbnb mancherebbero 52.000 posti letto al giorno. Il potenziale giro d'affari stimato si aggira sui 154 milioni di euro. Gli host potranno guadagnare fino a 2.400 euro durante il periodo olimpico.
Brian Chesky: “Airbnb porterà le persone anche fuori dai circuiti tradizionali”
Durante la sua visita a Milano, Brian Chesky, co-fondatore e CEO di Airbnb, ha rilanciato la missione dell’azienda: “Gli atleti preferiscono le case, e anche i visitatori avranno bisogno di spazi autentici. Airbnb può portare le persone anche nelle comunità meno frequentate, lontane dai soliti circuiti turistici”. In occasione dei Giochi, Airbnb ha lanciato nuove esperienze con 26 atleti protagonisti, tra cui Arianna Fontana, e ha avviato progetti di tutela ambientale nei siti Unesco veneti, come le Dolomiti.
Il Consiglio di Stato aveva già frenato i Comuni
Non è la prima battuta d’arresto per chi vuole limitare il fenomeno. Nei mesi scorsi, una sentenza del Consiglio di Stato aveva stabilito che i Comuni non possono vietare né limitare gli affitti brevi per turisti, assestando un altro colpo alle ambizioni di regolamentazione locale.
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