L'Agenzia delle Entrate recepisce la Cassazione: esenti da Irpef tutte le pensioni delle vittime del dovere

L'Associazione Vittime del dovere: "Vediamo finalmente affermato un principio di equità e giustizia"

di redazione
Milano

L'Agenzia delle Entrate recepisce la Cassazione: esenti da Irpef tutte le pensioni delle vittime del dovere

L’Agenzia delle Entrate ha recepito, dopo quasi due anni dalle pronunce della Corte di Cassazione, Sezione Tributaria – il principio secondo il quale tutte le pensioni percepite dalle Vittime del Dovere e dai loro superstiti devono essere considerate integralmente esenti da IRPEF. Con la Risoluzione n. 68, diffusa il 4 dicembre 2025, l’Agenzia pone fine a una questione interpretativa che, nonostante l’indirizzo ormai chiaro della magistratura, aveva alimentato incertezza, disparità di trattamento e un contenzioso diffuso su tutto il territorio nazionale.

La controversia trae origine dall’interpretazione adottata dall’INPS che, in qualità di sostituto d’imposta, aveva circoscritto l’esenzione alle sole pensioni privilegiate derivanti da infermità direttamente connesse allo status di Vittima del Dovere. Tale visione restrittiva aveva escluso dal beneficio non solo molti invalidi a cui era stato riconosciuto un punteggio ritenuto non sufficiente per la pensione privilegiata, ma anche i superstiti delle Vittime del Dovere, le cui pensioni non erano considerate direttamente collegate allo status. Sulla scorta di questa impostazione, l’Agenzia delle Entrate aveva sistematicamente respinto le istanze di rimborso, mentre l’INPS continuava ad applicare le ritenute fiscali alla fonte.

Di fronte a questa evidente disparità di trattamento si era sviluppato un contenzioso ampio e articolato, guidato in larga parte dall’avvocato Andrea Bava, legale di fiducia dell’Associazione Vittime del Dovere che ha sede presso la Casa del Volontariato di Monza. Nel corso del 2024 la Corte di Cassazione è intervenuta con una serie di sentenze che hanno definitivamente riconosciuto il principio di esenzione generalizzata, attribuendo alle Vittime del Dovere e ai loro superstiti un diritto pieno e non condizionato all’esenzione IRPEF su tutte le pensioni percepite.

L'associazione Vittime del Dovere: "Vediamo finalmente affermato un principio di equità e giustizia"

“Nonostante ciò – afferma l’Associazione Vittime del Dovere - per oltre un anno e mezzo l’Agenzia delle Entrate ha mantenuto una posizione di chiusura, proseguendo nel contenzioso e opponendosi alle richieste di rimborso. La risoluzione pubblicata pochi giorni fai segna quindi una svolta decisiva: l’Amministrazione finanziaria riconosce l’erroneità della propria interpretazione e apre la strada alla rapida definizione delle controversie ancora pendenti. Si tratta di una data importante per la nostra Associazione e per tutte le famiglie coinvolte, che vedono finalmente affermato un principio di equità e giustizia”.

“Resta ora da comprendere – si legge nella Nota dell’Associazione - quale sarà l’orientamento dell’INPS che, anche nella circolare emanata a gennaio 2025, aveva ribadito la posizione restrittiva. Negli ultimi mesi l’Istituto è stato più volte condannato a cessare l’applicazione della ritenuta IRPEF sulle pensioni delle Vittime del Dovere, e la Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate rende la sua attuale posizione ormai isolata e difficilmente sostenibile. Si auspica pertanto un rapido allineamento anche da parte dell’INPS, così da porre fine a una vicenda che ha generato ingiustizie e lungaggini processuali evitabili.”

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