Ancora senza nome la donna trovata morta in un cortile: diffusi i frame delle telecamere per identificarla

La donna trovata morta in Via Paruta resta senza identità. I carabinieri diffondono un frame del video e lanciano un appello

di Giorgio d'Enrico

Donna trovata morta a Milano rilievi e indagini in corso

Milano

Ancora senza nome la donna trovata morta in un cortile: diffusi i frame delle telecamere per identificarla. L'appello: "Chi la riconosce chiami il 112”

Resta avvolta nel mistero la morte della giovane donna trovata senza vita nel cortile di un condominio in via Paolo Paruta, a Milano. Il corpo è stato scoperto nella mattinata di lunedì 29 dicembre e, a distanza di ore, la vittima non ha ancora un nome.

Per tentare di dare finalmente un’identità alla vittima, i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, in accordo con l’autorità giudiziaria, hanno deciso di diffondere un frame estratto dal girato delle telecamere di videosorveglianza. Non si tratta di una fotografia nitida, ma potrebbe essere sufficiente a risvegliare un ricordo o permettere a qualcuno di riconoscerla. L’appello è chiaro: chiunque abbia informazioni utili è invitato a contattare il 112.

Le immagini delle telecamere e l’uomo con lei

Un tassello cruciale arriva, appunto, dalle telecamere di videosorveglianza private della zona. I filmati mostrano la donna, di età apparente tra i 25 e i 30 anni, entrare nel cortile del complesso residenziale durante la notte insieme a un uomo. Lei cammina davanti, lui la segue. Le immagini non restituiscono segnali evidenti di agitazione o costrizione. Circa un’ora dopo, però, l’uomo viene ripreso mentre lascia il cortile da solo.

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Nessun documento, nessuna traccia nei database

La donna non aveva con sé documenti, telefono o portafogli. Sul corpo non sono stati rilevati tatuaggi, cicatrici o segni particolari che potessero agevolare l’identificazione. Presenti, invece, lividi evidenti. Anche il confronto delle impronte digitali con le banche dati non ha dato esito. Al momento, inoltre, non risultano denunce di scomparsa compatibili con il profilo della vittima.

Gli investigatori continuano a lavorare per ricostruire le ultime ore di vita della donna e chiarire il ruolo dell’uomo ripreso dalle telecamere, ritenuto al momento presumibilmente coinvolto nella vicenda. La priorità resta darle un nome, un’identità e una storia, primo passo fondamentale per arrivare alla verità su quanto accaduto nel cortile di via Paruta.

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