Atti sessuali con minori, don Marelli: "Ho esagerato con la nudità ma non ci furono abusi"
Dopo la condanna dal Tribunale Ecclesiastico, rinvio a giudizio per don Samuele Marelli, ex-Direttore della Fondazione Oratori Milanesi. Le foto dei ragazzi sotto la doccia
Don Samuele Marelli
"Spuntavano immagini dei ragazzi sotto la doccia", don Samuele Marelli rinviato a giudizio per abusi su minori
Dopo la condanna in primo grado dal Tribunale Ecclesiastico per "atti impropri" su ragazzi, alcuni dei quali minorenni, il GIP di Monza ha stabilito che per don Samuele Marelli, ex-Direttore della Fondazione Oratori Milanesi, la prossima tappa sarà il processo penale per violenza sessuale aggravata e atti sessuali con minori, con abuso di autorità. La prima udienza, che vede la Pubblica Accusa rappresentata dal PM Francesca Gentilini, sarà a febbraio 2026.
La condanna in primo grado del Tribunale Ecclesiastico
I fatti contestati a don Marelli risalgono al 2019, nel gennaio del 2024 l'uomo è stato provvisoriamente sospeso dopo alcune denunce; denunce che, sei mesi dopo, hanno portato l'Autorità canonica ad istruire il porcesso. La condanna religiosa ha previsto per il presibiterio il divieto di risiedere nel territorio dell’Arcidiocesi di Milano per cinque anni e di svolgere le funzioni ecclesiastiche per lo stesso periodo, oltre al divieto di avvicinarsi a minori non accompagnati. Le vittime agli atti della Procura sono quattro, ma, secondo il "Corriere della Sera", sarebbero coinvolti circa una trentina di ragazzi.
Il genitore di una vittima: "Molti stupiti, ma secondo me fingono"
"Andavamo a vedere le diapositive dei campi estivi e, tra le foto di gruppo durante un'escursione, spuntavano immagini dei ragazzi sotto la doccia, o che uscivano dai bagni con solo l’asciugamano addosso" ha dichiarato al "Corriere" uno dei genitori delle giovani vittime. "Molti mostrano incredulità, ma secondo me fingono" aggiunge un altro. L'indagine della Procura, in effetti, ha ricostruito come nella relazione fra il prete e i ragazzi fossero comuni dei discorsi su tematiche sessuali e fisiche e come essi spesso sfociassero in momenti in cui i giovani e il religioso si trovavano entrambi nudi e a gesti intimi da parte dell'uomo ritenuti come non consenzienti.
Lo stesso don Marelli ha dichiarato alla Procura di aver "esagerato" nel trattare il tema della nudità, ma comunque senza commettere nessun illecito: "Non ho una visione del corpo come peccato, ma non ho commesso questi fatti gravi, ne sono estraneo". L'uomo ha poi aggiunto che le accuse sarebbero un modo che i ragazzi avrebbero per "scaricare" i loro problemi personali.