Bergamo: molestata sul bus, poi trascinata dentro un portone e brutalmente aggredita

La giovane bengalese è stata molestata sul bus da un connazionale e poi picchiata in strada. L’intervento provvidenziale di una passante: "Ci guardava fisso e ha mimato il taglio della gola"

Di Giorgio d'Enrico
Milano

Bergamo: molestata sul bus, poi trascinata dentro un portone e brutalmente aggredita

Un 27enne bengalese è stato arrestato dalla Polizia di Stato di Bergamo con l’accusa di aver molestato e aggredito una ragazza sua connazionale di 23 anni mentre si trovavano su un autobus. I due non si conoscevano. L’episodio è avvenuto venerdì alle 16 in via San Lazzaro, come riportato da Ansa.

La giovane, dopo aver respinto un approccio sull’autobus, è stata seguita alla fermata. L’uomo l’ha spintonata e trascinata dentro un portone, colpendola con pugni alla testa e graffiandole il viso. Le urla hanno attirato una passante, la prima a intervenire per aiutarla.

Il fidanzato della vittima: “Mi ha mandato la posizione, ho fatto inversione con l'auto e l'ho fermato"

Il fidanzato della ragazza, Priyo Hoque, 21 anni, ha ricostruito ciò che è accaduto. “Avevo già la sua posizione – racconta – dopodiché mi ha inviato le foto di quell’uomo. Aveva paura. Io ero al lavoro, al bar, e appena ho capito che era in difficoltà ho chiamato la polizia, a cui ho inoltrato la sua posizione, e sono partito”.

Quando è arrivato sul posto, ha trovato la giovane in lacrime, circondata da persone che la stavano soccorrendo. “Ho riconosciuto la giacca dell’aggressore dalla foto che mi aveva mandato: era cento metri più avanti, con lo zaino e il cappuccio. Ho fatto inversione con l’auto e l’ho fermato. Subito dopo è arrivata la polizia”.

La passante che per prima ha dato l'allarme: "Ci guardava fisso e ha mimato il taglio della gola"

La passante, una 25enne, ha confermato di aver allertato il 112 dopo aver sentito le grida provenire dal portone: "Lui ci guardava fisso, ha mimato il taglio della gola", è stata la sua drammatica testimonianza". “Non fosse stato per questa ragazza – aggiunge il fidanzato – la cosa avrebbe senz’altro preso un’altra piega. A lei va il nostro ringraziamento”.

L'aggressore era già finito in tribunale

Il 27enne è stato nuovamente portato davanti al giudice poche ore dopo essere già stato processato, due ore prima, per il furto di 12 bottiglie di alcolici, due giubbotti e tre zaini alla Lidl, con obbligo di firma disposto dal magistrato. Questa volta deve rispondere di violenza privata e lesioni aggravate, oltre alle denunce per minacce, percosse e molestie. In tribunale ha negato tutto, sostenendo che sarebbe stata la ragazza ad aggredirlo.

Il suo passato recente mostra altri precedenti: a settembre era stato arrestato per rapina impropria a Desenzano del Garda; ad agosto per rapina e resistenza a Venezia. Risulta cancellato dalla lista dei residenti a Bergamo ma in possesso di un permesso di soggiorno per lavoro. Il giudice Albergo Longobardi ha disposto la detenzione in carcere, parlando di “fatti gravi e brutale violenza”. La nuova udienza è fissata per il 14 gennaio.

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