Besseghini (Arera) a Direzione Nord: "La vera sfida è garantire stabilità per attrarre investimenti"

Besseghini (Arera) a Direzione Nord: "La vera sfida è garantire stabilità per attrarre investimenti"

"Favorire la flessibilità degli investimenti, garantire la certezza della regolazione nel medio-lungo periodo, e adattarsi alla nuova struttura degli investimenti che caratterizza i settori regolati": sono queste, secondo il presidente di Arera, Stefano Besseghini, le leve strategiche fondamentali per guidare il Paese verso un futuro più sostenibile. Intervenuto nel corso della XXV edizione di Futuro Direzione Nord,  Besseghini ha sottolineato come tutti i settori regolati — dall’energia, all’acqua, ai rifiuti — stiano entrando in una nuova fase: "Stiamo assistendo a una trasformazione degli investimenti, sempre più orientati verso una logica capex intensive", ha spiegato. "Questo significa che il momento in cui si decide un investimento e la sua copertura nel medio-lungo termine diventano decisivi, così come la stabilità del quadro regolatorio in cui l’investitore si trova a operare".

Besseghini è intervenuto nel panel delle 15.30 dedicato a "Energia tra Clean Industrial Deal, reti e Smart Building: strategie per un futuro sostenibile", insieme al ministro dell'ambiente Gilberto Pichetto Fratin, al vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo, al presidente A2A Roberto Tasca,  al direttore ENEL Italia Nicola Lanzetta, all'amministratore delegato Siram Veolia Emanuela Trentin, al presidente Cesi Guido Bortoni, al Ceo e presidente Wegreenit Fabrizio Candoni, all'amministratore delegato CMB Emiliano Cacioppo e al Ceo Maticmind Lorenzo Forina.

Un contesto di crescente complessità, dunque, in cui il ruolo dell’Autorità si evolve: "Oggi la regolazione non può più essere solo reattiva. Deve creare le condizioni perché gli operatori possano pianificare con fiducia, soprattutto in settori dove la componente impiantistica è sempre più rilevante". Besseghini ha inoltre richiamato l’attenzione su un aspetto emerso con forza anche nel corso del dibattito pubblico: "La vera sfida non è solo tecnologica o ambientale, ma anche finanziaria. È in atto una finanziarizzazione dei settori regolati, che impone una visione strutturata e coerente nel tempo. Solo così potremo supportare la transizione energetica e ambientale con infrastrutture adeguate e durature".