Milano
Il ministro Pichetto Fratin a Direzione Nord: “Il nucleare è un’opportunità anche manifatturiera”
Il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica italiana a Futuro Direzione Nord: “Nucleare, gas e sicurezza al centro della strategia energetica, disposta verifica dopo il blackout in Spagna”

Il ministro Pichetto Fratin: “Il nucleare è un’opportunità anche manifatturiera”
Nucleare, gas e misure di sicurezza, sono al centro del lavoro del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, come ha spiegato oggi il ministro Gilberto Pichetto Fratin, durante il suo intervento a “Futuro Direzione Nord”, la rassegna di convegni istituzionali promossa dalla Fondazione Stelline, il 9 maggio presso Assolombarda a Milano. Partendo dal blackout spagnolo, che secondo il ministro si sarebbe trattato “di una questione di frequenze” e di una “debolezza della rete spagnola” che, “secondo i dati che ho come ministero, noi non dovremmo avere”. Nonostante ciò, Fratin ha spiegato di aver disposto “una verifica, che sarebbe stata necessaria a prescindere, anche a fronte di fenomeni sconosciuti fino a qualche anno fa, come i cyber attacchi”.
Relativamente alle riserve di gas, Nordio ha spiegato come da metà aprile sia iniziato il “rimpinguamento” delle riserve, “con l’immissione di circa 60mila metri cubi al giorno” e che permetterà di arrivare ad ottobre “ad avere i 16 miliardi di metri cubi, inclusa la riserva strategica, che sono la sicurezza per l’inverno”.
C’è attesa per il futuro del nucleare in Italia, con la legge il cui passaggio “in Commissione dovrebbe essere calendarizzato prima della pausa estiva, per poi andare in aula prima e chiudere la procedura entro la fine dell’anno per la legge delega – ha dichiarato il ministro - poi scatteranno i dodici mesi per i provvedimenti attuativi indicati nella legge”. Al fianco di quello che è “l’obiettivo fondamentale, ovvero la produzione di energia elettrica in un mix di tante produzioni – ha precisato Nordio - perché il nucleare non è alternativo al fotovoltaico, all’eolico e al geotermico, ma integrativo”, c’è la necessità di raddoppiare “il contributo di energia elettrica prodotta, che è atteso entro il 2040”. Il Nucleare, ha concluso il ministro, "è un'opportunità per il nostro Paese, che ha forti conoscenze nel settore, per aprire una parte di nuova manifattura di produzione di nuovi piccoli reattori”.