Chi era Vasilica Potincu, la sex worker uccisa con una mannaia a Legnano

La 35enne romena trovata nuda e senza vita nel suo appartamento. Era separata e aveva un figlio adolescente. A Legnano, dove aveva preso un appartamento in affitto non la conosceva nessuno. L'ipotesi: uccisa da un cliente

di redazione
Milano

Vasilica  Potincu, un delitto brutale: otto coltellate e una mannaia

Delitto di Legnano. Secondo i primi rilievi effettuati dal medico legale, la 35enne Vasilica Potincu  è stata uccisa verosimilmente sabato sera. Il suo corpo presenta almeno sette-otto coltellate, la maggior parte nella parte anteriore del corpo, inclusa una profonda ferita alla gola. Il colpo alla schiena, probabilmente inferto quando era già a terra, sarebbe stato l’ultimo. Si ipotizza che per finirla sia stata utilizzata una piccola mannaia da cucina. La scena del crimine era particolarmente cruenta, con tracce di sangue ovunque.

Chi era Vasilica Potincu, la sex worker uccisa con una mannaia a Legnano


Potincu, 35 anni, era diventata madre a soli vent’anni. Viveva a Cinisello Balsamo con il figlio adolescente, la madre e la sorella. Lavorava come escort e per questo aveva preso in affitto un appartamento a Legnano, in via Stelvio, dove domenica 25 maggio è stata ritrovata morta, nuda sul pavimento. A fare la macabra scoperta è stato un vicino di casa, insospettito dalla porta rimasta socchiusa.

Le indagini sul telefono e la caccia al cliente possibile assassino

Gli investigatori stanno passando al setaccio il telefono della vittima, che potrebbe rivelare l’identità dell’assassino. «Ricostruire chiamate, messaggi e appuntamenti è fondamentale», spiegano fonti vicine all’indagine. Le forze dell’ordine hanno già sequestrato il dispositivo e acquisito i tabulati. Tra le ipotesi, quella di un cliente violento, forse coinvolto in un litigio degenerato, un tentativo di rapina, o questioni personali legate all’attività della donna.

Pochi indizi sul luogo del delitto, l'autopsia chiarirà l'orario della morte

La procura di Busto Arsizio ha aperto un fascicolo per omicidio. Nell’appartamento, che Vasilica usava solo per lavoro, non risultano segni di effrazione. Nessuno dei vicini l’aveva mai notata o conosciuta. Gli investigatori stanno verificando la presenza di oggetti mancanti, ma non è ancora chiaro se ci sia stato un furto. Il suo ex marito, oggi autotrasportatore residente a Cologno Monzese, non risulta al momento raggiungibile: sarebbe fuori per lavoro da prima dell’omicidio.

L’autopsia aiuterà a chiarire l’orario esatto della morte. Nel frattempo, si stanno acquisendo le immagini delle telecamere di videosorveglianza attive nei pressi dell’abitazione e dell’automobile di Vasilica, per ricostruire i suoi ultimi spostamenti. Ogni contatto avuto nelle ore precedenti il delitto sarà oggetto di verifica.

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