Chi era Pietro Silva Orrego, il 19enne deceduto nell'incidente di domenica in viale Fulvio Testi a Milano

Chi era Pietro Silva Orrego, il 19enne deceduto nell'incidente di domenica in viale Fulvio Testi a Milano

All’alba di domenica 16 novembre, dopo una notte trascorsa in discoteca, Pietro Silva Orrego viaggiava come passeggero su una Mercedes G Brabus presa a noleggio. All’incrocio tra Viale Fulvio Testi e Viale Esperia il suv si è scontrato con una Opel Corsa, ribaltandosi e prendendo fuoco. A bordo c’erano anche una ragazza di 30 anni, ora ricoverata in gravi condizioni, e un 23enne. Alla guida, secondo gli accertamenti, un ventenne senza patente che ha tentato di fingersi soccorritore. Il conducente della Opel, un 32enne, è risultato positivo al pre-test sulle droghe. Pietro è stato rianimato sul posto da un operatore socio-sanitario e trasportato al Niguarda, dove è stato operato e poi ricoverato in neuro-rianimazione. È morto nel pomeriggio di domenica. Le indagini della polizia locale, guidata dal comandante Gianluca Mirabelli, proseguono per ricostruire velocità, dinamica e responsabilità dello schianto.

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Dal tifo per l'Inter al rapporto con la famiglia

Pietro avrebbe compiuto vent’anni l’11 dicembre. Diplomato due estati fa all’Istituto Paolo Frisi, indirizzo alberghiero, aveva una grande passione per l’Inter, che seguiva con entusiasmo, e viveva le sere milanesi tra locali e discoteche insieme a tanti amici. Da una settimana lavorava all’Esselunga di Piazza Ovidio, in attesa di scegliere con calma la strada giusta per realizzare il suo sogno: mettersi in proprio, diventare un imprenditore. Lo piangono gli amici il fratello, studente al Politecnico, la sorella impegnata con la tesi di laurea, la mamma Valentina e il papà Pedro Leon, cardiologo di lungo corso al Niguarda e poi primario al Fatebenefratelli.

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