Concerto Fontaines D.C., disastro Carroponte. Il Codacons: "Pronti a chiedere i rimborsi"

Anche il Codacons scende in campo a sostegno delle proteste degli spettatori del concerto al Carroponte di Sesto San Giovanni. Le critiche: sovraffollamento, audio scadente, visibilità nulla

di redazione

Il pubblico al concerto dei Fontaines D.C. al Carroponte (foto dal profilo Instagram del Carroponte)

Milano

Concerto Fontaines D.C., disastro Carroponte. Il Codacons: "Pronti a chiedere i rimborsi"

Il concerto dei Fontaines D.C., andato in scena giovedì 19 giugno al Carroponte di Sesto San Giovanni, ha scatenato un’ondata di proteste per le gravi criticità organizzative riscontrate. Sui social, decine di utenti hanno lamentato un sovraffollamento sotto palco, condizioni di sicurezza discutibili, qualità audio deludente e visibilità ridotta, soprattutto per chi si trovava nelle retrovie. "Area compressa, visibilità quasi nulla, ostacoli davanti al palco e timori per l’incolumità fisica a causa della calca": così Codacons riassume le segnalazioni ricevute, annunciando un’iniziativa per consentire agli spettatori di chiedere il rimborso del biglietto.

Le denunce sono partite già poche ore dopo il live. La bacheca dell’evento si è riempita di commenti di fan delusi: c’è chi ha parlato di “resa sonora inadeguata”, chi di “volumi altalenanti”, chi ancora di “schermi non visibili” e di una struttura montata sopra il mixer audio che impediva la visuale. Diversi utenti hanno anche contestato la gestione dell’afflusso del pubblico nella zona transennata sotto palco, ritenuta troppo ristretta rispetto alla partecipazione effettiva.

La nota difensiva dei promotori dell'evento

UNALTROFESTIVAL, promoter dell’evento, ha pubblicato una nota difensiva: le società organizzatrici – Comcerto e Live Nation – affermano di aver venduto meno biglietti rispetto alla capienza autorizzata dalla Commissione di vigilanza. La capienza massima, specificano, era stata stabilita sulla base delle dimensioni dell’area, e l’accesso alla zona sotto palco è avvenuto in ordine di arrivo, senza formule VIP o pass prioritari. Erano inoltre stati installati schermi laterali e torri audio “delay” per migliorare l’esperienza di chi si trovava lontano dal palco.

Ma per una parte del pubblico tutto ciò non è bastato. Oltre ai disagi, pesa anche il costo non trascurabile del biglietto: 51,22 euro, comprensivi di prevendita e commissioni. Una cifra che molti considerano sproporzionata rispetto alla qualità dell’esperienza offerta. Sulla piattaforma di Altroconsumo sono già state presentate una decina di richieste di rimborso, e altre potrebbero aggiungersi nei prossimi giorni.

Codacons: "Tuteleremo i diritti dei consumatori"

Nel mirino, oltre ai promoter Comcerto e Live Nation, anche la location stessa ritenuta non all’altezza di un evento di tale richiamo. E ora anche Codacons, raccogliendo le lamentele dei presenti, si prepara a intervenire: “Prenderemo contatto con gli organizzatori per tutelare i diritti dei consumatori”.

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