Cybersicurezza, maxi furto di documenti negli hotel. Mocerino (Netgroup): “Urgente adottare sistema a zero copie”

Dopo il furto di dati negli hotel, Mocerino (Netgroup) chiede regole più severe per la gestione digitale dei documenti sensibili

di Roberto Servio

Mocerino (Netgroup)

Milano

Migliaia di passaporti e carte d’identità, scannerizzati negli hotel, sono finiti nelle mani di hacker e venduti sul dark web. L’esperto di cybersicurezza Giuseppe Mocerino propone un sistema a “zero copie” per evitare archiviazioni pericolose. Intanto indaga la Polizia Postale.

Allarme cybersicurezza, maxi furto di documenti negli hotel, Mocerino (Netgroup): “Urgente adottare sistema a zero copie”

Passaporti, carte d’identità, patenti scannerizzate in alta definizione: migliaia di dati sensibili sono stati sottratti da sistemi informatici di alcuni hotel e poi messi in vendita sul dark web. Dietro l’attacco, secondo quanto emerso, ci sarebbe un gruppo criminale noto come Mydocs, specializzato nel traffico illecito di dati personali.

Mocerino: “Non è una semplice violazione, è furto d’identità su larga scala”

A commentare l’accaduto è Giuseppe Mocerino, presidente di Netgroup ed esperto di cybersicurezza. “Questa non è una banale intrusione informatica – afferma – ma un furto strutturato: documenti originali digitalizzati e venduti in pacchetti sul dark web per fini illeciti, come l’apertura di conti correnti o richieste fraudolente di credito.”

La proposta: sistemi a “zero copie” e formazione digitale per gli hotel

Secondo Mocerino, è urgente che gli albergatori adottino buone pratiche digitali per tutelare i dati dei clienti. La soluzione? “Un sistema a zero copie, che consente la registrazione dei documenti solo per il tempo strettamente necessario, con cancellazione entro 24 ore.” Fondamentale, aggiunge, anche la formazione del personale sull’uso corretto dei dati digitali.

Indagini in corso: la Polizia Postale al lavoro

Sul caso stanno indagando gli esperti della Polizia Postale, che vantano un alto livello di specializzazione in materia di reati informatici. “La sicurezza cibernetica oggi non ha più confini geografici, per questo è essenziale il coordinamento internazionale e uno scambio di informazioni in tempo reale”, sottolinea Mocerino.

Il rischio: truffe, ricatti e frodi bancarie

I dati rubati possono essere utilizzati per creare documenti falsi praticamente indistinguibili dagli originali, aprire conti correnti o condurre truffe online. Mocerino invita i cittadini a non rispondere a richieste sospette e a contattare subito la Polizia Postale in caso di anomalie.

 

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