Dal bene confiscato al bene comune. A Milano la legalità parla ai giovani
Il 28 ottobre, nel bene confiscato di via Santa Marcellina 4/C, l’Associazione Vittime del Dovere accoglie studenti per una giornata del Festival dei Beni Confiscati dedicata alla legalità e alla cittadinanza attiva.
Dal bene confiscato al bene comune. A Milano la legalità parla ai giovani
C’è un luogo a Milano dove la legalità non è solo una parola, ma un’esperienza concreta, viva, condivisa. È il bene confiscato di Via Santa Marcellina 4/C, oggi sede del Centro di sostegno dell’Associazione Vittime del Dovere, che in occasione del Festival dei Beni Confiscati ha aperto le sue porte ai giovani per una giornata interamente dedicata alla cittadinanza attiva, alla memoria e alla giustizia. Un appuntamento denso di significato, pensato per trasmettere alle nuove generazioni il senso profondo della responsabilità civile e collettiva: perché ogni bene confiscato non è solo un segno della vittoria dello Stato sulla criminalità, ma una promessa di rinascita sociale.
L’incontro, realizzato con il supporto dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Milano, si è aperto con gli interventi della Dott.ssa Emanuela Piantadosi, Presidente dell’Associazione Vittime del Dovere, e del Maresciallo Raffaele Vitale, Comandante della Stazione Carabinieri Greco Milanese. Entrambi hanno offerto riflessioni profonde sul valore simbolico e civile dei beni confiscati, sulla loro capacità di trasformarsi in luoghi di solidarietà, cultura e riscatto. Ospite d’onore, l’Assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano, Dott. Lamberto Bertolè, che ha sottolineato il ruolo del Festival come strumento di conoscenza e partecipazione civica per la città.
Due percorsi per imparare la legalità
Dopo i saluti istituzionali, il bene confiscato si è trasformato in un laboratorio di cittadinanza attiva, accogliendo bambini e ragazzi in due percorsi educativi distinti ma complementari. “L’Arte del Bene Comune”, curato dalla Dott.ssa Elena Presneacova, ha coinvolto i più piccoli in un laboratorio artistico dedicato ai valori della correttezza, dell’onestà e dell’aiuto reciproco. Attraverso un racconto illustrato e un dialogo guidato, i bambini hanno riflettuto sul significato delle regole e della solidarietà, per poi realizzare insieme un’opera collettiva: “L’Albero del Bene Comune”, un mosaico simbolico in cui ogni foglia rappresenta un gesto di legalità.
Un’immagine potente che crescerà, anno dopo anno, come segno concreto di un impegno condiviso
Per i ragazzi delle scuole secondarie, l’Avv. Sabrina Mariotti, responsabile dell’Ufficio Legale dell’Associazione, ha ideato “Il Quiz della Legalità”: un percorso interattivo e competitivo che ha trasformato l’apprendimento in gioco, alternando domande, video e testimonianze sulle grandi aree tematiche della cittadinanza attiva, della giustizia, del cyberbullismo e del ruolo delle Forze dell’Ordine. La mattinata si è conclusa con una premiazione simbolica e un momento di riflessione collettiva, per ricordare che dietro ogni regola rispettata si nasconde una storia di libertà conquistata: un modo coinvolgente per comprendere che la legalità non è un obbligo astratto, ma una scelta consapevole che costruisce comunità.
Un bene confiscato che genera valore civile
L’appartamento di Via Santa Marcellina 4/C, confiscato nel 2010 a un esponente di un’organizzazione criminale internazionale, è stato affidato nel 2013 all’Associazione Vittime del Dovere. Grazie a un importante intervento di ristrutturazione, oggi ospita il primo Centro di Sostegno Psicologico in Italia dedicato alle vittime del dovere, del terrorismo, della criminalità organizzata e ai reduci dalle missioni di pace. Negli anni, il Centro ha costruito una rete di collaborazione con realtà accademiche di rilievo, come l’Università Cattolica del Sacro Cuore e la Seconda Università di Napoli, promuovendo ricerche e metodologie innovative per la cura del trauma e la prevenzione del disagio. Oggi, quel bene confiscato è diventato un presidio di cultura della legalità: un luogo dove istituzioni, studenti e famiglie si incontrano per condividere esperienze, costruire progetti e trasformare la memoria in futuro.
Un messaggio di speranza per i giovani
Il Festival dei Beni Confiscati 2025 rappresenta un’occasione preziosa per riaffermare un principio fondamentale: ogni bene sottratto alla criminalità può rinascere come spazio di libertà, educazione e solidarietà. Un messaggio chiaro e potente, rivolto soprattutto ai giovani, perché comprendano che la legalità non è una costrizione ma un atto di libertà. In Via Santa Marcellina, ogni stanza, ogni parola e ogni disegno raccontano una stessa storia: quella di un’Italia che sceglie di trasformare il male in bene, il dolore in speranza, la memoria in futuro.