Delitto di Garlasco, la telefonata di Stasi alla madre di Chiara Poggi tra convenevoli e tensioni: "Siamo parti contrapposte"
Diffuso l’audio della chiamata tra Alberto Stasi e Rita Preda del 28 settembre 2007, quasi un mese dopo l’omicidio di Chiara. Un dialogo tra convenevoli e tensioni, con la madre della ragazza che ribadisce: “Purtroppo adesso siamo due parti contrapposte”
Delitto di Garlasco: Rita Poggi e Alberto Stasi
Delitto di Garlasco, la telefonata di Stasi alla madre di Chiara Poggi tra convenevoli e tensioni: "Siamo parti contrapposte"
"Quarta Repubblica" ha reso nota nella puntata dell'1 settembre la telefonata che Alberto Stasi fece il 28 settembre 2007 a Rita Preda, madre di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto dello stesso anno. Nella chiamata, avvenuta a quasi un mese dal delitto, Stasi si rivolge alla donna con tono cordiale ma il dialogo lascia emergere la distanza tra i due.
La conversazione si apre con parole semplici: "Ciao Rita sono Alberto". Stasi spiega di voler chiedere informazioni: "Ti volevo chiedere, ma il cimitero è chiuso il lunedì o il mercoledì?". La donna risponde che il giorno di chiusura è il lunedì. A quel punto lui replica: "E niente, ti volevo solo salutare". "Hai fatto bene, Alberto", dice la madre di Chiara.
La preoccupazione per la presenza dei giornalisti
Nel corso del dialogo, Stasi racconta di aver pensato di recarsi al cimitero ma di essere scoraggiato dalla presenza della stampa: "Volevo fare un salto oggi ma non volevo portarmi dietro i giornalisti". Rita Preda conferma: "Ieri e oggi ci sono tanti giornalisti, forse ti conviene aspettare ancora qualche giorno, sai". "Dobbiamo aspettare", conclude Stasi.
La madre di Chiara ad Alberto Stasi: “Siamo due parti contrapposte”
La conversazione tocca anche la possibilità di un incontro diretto: "Ti verrei anche a trovare ma ti porterei tanti giornalisti", osserva Stasi. La risposta di Preda è ferma: "No, guarda, senti. Dobbiamo aspettare ancora un po’ a vederci. Perché dobbiamo aspettare che la situazione si chiarisca. Mi spiace, te l’ho sempre detto. Purtroppo adesso siamo due parti contrapposte". Stasi chiude con un laconico: "Passerà, passerà".
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