Delitto di Garlasco, nuovi dubbi sull'autopsia. L'avvocato Lovati rilancia: "Chiara Poggi uccisa da un sicario”
Gli avvocati Larceri, Lovati e De Rensis sollevano nuove domande: errori nelle indagini, ipotesi di un sicario e indizi ancora da chiarire
Nuovi dubbi emergono sul delitto di Garlasco: l’avvocato Larceri contesta la scelta di non portare il corpo di Chiara Poggi a Pavia per l’autopsia, mentre Lovati ipotizza l’intervento di un sicario al servizio di un’organizzazione criminale. De Rensis annuncia possibili svolte investigative nei prossimi mesi, mentre il medico legale Fineschi ribadisce l’importanza della pesatura del corpo per stabilire l’ora della morte.
Delitto di Garlasco, nuovi dubbi. Lovati: “Non fu Stasi a uccidere Chiara Poggi, ma un sicario”
Durante l’intervista con lo psicologo Andrea Tosatto, l’avvocato Massimo Lovati – legale di Andrea Sempio – ha ribadito la sua convinzione: né Alberto Stasi né Sempio sarebbero gli autori del delitto. Secondo il legale, Chiara Poggi sarebbe stata vittima di un sicario ingaggiato da un’organizzazione criminale, perché avrebbe scoperto informazioni pericolose per ambienti di potere.
I dubbi sull’autopsia: “Perché non portare Chiara a Pavia?”
L’avvocato Paolo Larceri, ex difensore del maresciallo Marchetto, critica la scelta di non trasferire il corpo di Chiara Poggi all’Istituto di Medicina Legale di Pavia, a soli venti minuti da Garlasco. Secondo il legale, la decisione di procedere a Vigevano, dove mancavano strumenti adeguati come la bilancia, avrebbe compromesso l’accuratezza sull’orario della morte e favorito una possibile contaminazione delle prove.
De Rensis: “In arrivo nuovi elementi”
L’avvocato Antonio De Rensis, difensore storico di Stasi, prevede che tra settembre e ottobre emergeranno “assi importanti” dalle indagini. Ha inoltre sottolineato che la BPA (analisi delle tracce di sangue) dei RIS di Cagliari potrà fornire certezze decisive.
L’intervento del professor Fineschi: il peso del corpo e l’ora della morte
Il medico legale Vittorio Fineschi, docente alla Sapienza di Roma, ha spiegato che la mancata pesatura del corpo di Chiara Poggi ha reso meno attendibile la ricostruzione dell’orario del decesso. Una variabilità anche di oltre un’ora e mezza, ha sottolineato, può cambiare radicalmente le indagini.
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DELLA SEZIONE MILANO