Garlasco, la richiesta degli investigatori: corruzione di Venditti come terrorismo internazionale per avere i tabulati del 2019
Il Nucleo Investigativo dell'Arma di Milano ha richiesto ai PM di Brescia di applicare la norma per il contrasto al terrorismo e alla criminalità organizzata per accedere ai tabulati dei carabinieri che lavoravano con l'ex Procuratore
Mario Venditti (fonte: Tgcom24)
Garlasco, la richiesta degli investigatori: corruzione di Venditti come terrorismo internazionale per avere i tabulati del 2019
Nel luglio 2025 il Nucleo Investigativo dell'Arma di Milano ha avanzato alla Procura della Repubblica di Brescia una richiesta significativa: trattare l’indagine per corruzione (nome del fascicolo: "Clean") che vede imputato l’ex procuratore di Pavia Mario Venditti e Giuseppe Sempio, padre di Andrea Sempio, attenzionato per il suo coinvolgimento nella morte di Chiara Poggi, alla stregua di un caso di terrorismo internazionale (o comunque inerente alla criminalità organizzata). La tesi dei militari ha lo scopo di consentire agli inquirenti l’uso della normativa europea in materia di «conservazione dei dati di traffico telefonico e telematico». La direttiva, introdotta nel 2017, darebbe, infatti, agli inquirenti la possibilità di acquisire tabulati telefonici degli ultimi sei anni, anziché degli ultimi due, come stabilisce il limite ordinario.
L'obiettivo degli investigatori sono sedici utenze telefoniche intestate ad ex carabinieri della squadra di polizia giudiziaria che all’epoca lavorava con Venditti (in particolare: Silvio Sapone, Giuseppe Spoto e Antonio Scoppetta) con lo scopo di ricostruire eventuali contatti sospetti e verificare anomalie nelle trascrizioni delle intercettazioni. Sapone e Spoto avrebbero avuto contatti sospetti con Sempio prima dell’interrogatorio e si sarebbero occupati delle intercettazioni, ritenute poi incomplete o lacunose, mentre Scoppetta è già stato condannato a 4 anni e mezzo nel primo filone dell'inchiesta, inerente una rete di favori e scambi illeciti tra forze dell’ordine, magistrati e imprenditori locali.
L'indagine della Finanza sui Sempio e la richiesta in deroga per indagare sino al 2019
Per quanto riguarda i Sempio, l’ipotesi d’indagine è che, nel 2017, Giuseppe avrebbe versato denaro (si parla di circa 43.000 euro) affinché Venditti favorisse l’archiviazione della posizione del figlio Andrea nel contesto del delitto di Garlasco. Le analisi sui movimenti finanziari tra i Sempio e la Procure sono state condotte dal GICO (il Gruppo di Investigazione sulla Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza), a conferma che l’indagine potrebbe effettivamente essere inserita nel quadro di dinamiche di criminalità organizzata più ampie. In concreto, nel documento dell’Arma – firmato dal Federico Smerieri e diffuso da "Open" – si legge che la richiesta di deroga al codice della privacy (art. 132 D.Lgs. 196/2003) serve per poter estendere l’arco temporale delle acquisizioni fino al 2019 (sei anni prima) e non solo ai due anni standard al fine di acquisire i dati relativi alle utenze telefoniche degli ex carabinieri coinvolti, ritenuti persone di interesse per la ricostruzione dei contatti “prima” o “in vista” dell’interrogatorio di Sempio, e per verificare lacune o anomalie nelle trascrizioni delle intercettazioni effettuate all’epoca.