Garlasco, la verità di Giuseppe Sempio sul 'pizzino': "20-30 euro? Per bolli e documenti"
Giuseppe Sempio conferma la sua calligrafia sul biglietto finito al centro dell’inchiesta di Brescia che coinvolge l’ex procuratore di Pavia Mario Venditti. Ma nega sia una prova di corruzione
Giuseppe Sempio, padre di Andrea
“Sì, il pizzino l’ho scritto io”, ha ammesso Giuseppe Sempio, padre di Andrea, unico indagato nel nuovo filone d’indagine sull’omicidio di Chiara Poggi. Il biglietto, trovato dai carabinieri, riporta la scritta “Venditti gip archivia X 20.30 euro”. Sempio ha spiegato che si trattava probabilmente di soldi per marche da bollo o documenti legali: “Dopo tanti anni difficile ricordare con precisione”. Le perquisizioni a casa Sempio sono state condotte da Gdf e Carabinieri.
Garlasco, la verità di Giuseppe Sempio sul 'pizzino': "20-30 euro? Per bolli e documenti"
“È un pizzino che ho scritto, mi ricordo di averlo scritto. Adesso i 20-30 euro non hanno significato, capire dopo tanti anni a cosa servivano diventava difficile”, ha dichiarato Giuseppe Sempio, padre di Andrea, unico indagato in concorso nel nuovo filone dell’inchiesta sul delitto di Garlasco. Collegato da casa sua a Quarto Grado, ha spiegato: “A dire un motivo non me lo ricordavo, poi mi è stato detto che forse erano soldi per le marche da bollo o da dare agli avvocati per ottenere dei documenti. Dipendevamo dai nostri avvocati”.
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Il pizzino e l'ipotesi di corruzione del procuratore
Il biglietto, al centro del fascicolo per corruzione in atti giudiziari della Procura di Brescia, porta la scritta “Venditti gip archivia X 20.30 euro”. L’unico indagato per ora è l’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti. Gli inquirenti stanno valutando anche alcune intercettazioni e i rapporti con membri della Polizia Giudiziaria della Procura pavese. Nella giornata di ieri la Guardia di Finanza e i Carabinieri hanno effettuato perquisizioni nella casa della famiglia Sempio a Garlasco, proprio nell’ambito di questa nuova inchiesta.