Garlasco, nuova perizia sull’orario della morte di Chiara Poggi: attesa per i risultati che potrebbero scagionare Stasi
La consulenza dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo potrebbe ridisegnare la dinamica del delitto di Chiara Poggi e rimettere in discussione i tempi dell’omicidio
Delitto di Garlasco, nuova perizia sull’orario della morte di Chiara Poggi: attesa per i risultati che potrebbero scagionare Stasi
Diciotto anni dopo l’omicidio di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007 nella sua casa di Garlasco, la Procura di Pavia ha disposto nuovi accertamenti tecnici per chiarire alcuni aspetti rimasti oscuri. Al centro delle verifiche c’è l’ora esatta della morte, un elemento decisivo nei processi che portarono alla condanna definitiva di Alberto Stasi.
La perizia dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo
Gli accertamenti sono stati affidati a Cristina Cattaneo, anatomopatologa di fama internazionale già nota per il suo lavoro in casi complessi come quelli di Yara Gambirasio e dei migranti del Mediterraneo. La sua consulenza, ancora in corso, punta a definire con maggiore precisione la dinamica e la tempistica dell’aggressione.
Secondo quanto riporta Il Giornale, i primi riscontri potrebbero suggerire che la morte di Chiara Poggi sia avvenuta più tardi rispetto all’orario considerato nei processi. Tuttavia, nulla è ancora confermato e la Procura mantiene il massimo riserbo.
L’ora del delitto, nodo centrale del caso
La nuova inchiesta potrebbe rimettere in discussione la finestra temporale del delitto, finora collocata tra le 9:12 (quando Chiara disattiva l’allarme di casa) e le 9:35, orario in cui Stasi accende il computer nella sua abitazione. Una revisione anche minima di questi orari potrebbe incidere sul peso dell’alibi fornito da Stasi. Secondo indiscrezioni, gli esami della Cattaneo e dei RIS di Cagliari, che stanno analizzando le tracce di sangue e le lesioni, servono proprio a ricostruire in modo più accurato la sequenza dei fatti.
Andrea Sempio di nuovo sotto la lente
Nell’ambito della nuova inchiesta, gli inquirenti hanno convocato Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, già indagato e prosciolto negli anni scorsi. Nei giorni scorsi Sempio è stato sottoposto a misurazioni antropometriche presso l’Istituto di Medicina Legale di Milano. L’obiettivo è confrontare i suoi dati fisici con le proiezioni tridimensionali delle ferite e della scena del crimine, un passaggio tecnico che potrebbe fornire elementi utili ma che, al momento, non comporta alcuna accusa formale.
Le ipotesi al vaglio degli inquirenti
Le verifiche in corso riguardano anche la durata dell’aggressione. Alcune fonti investigative parlano di una possibile sequenza in più fasi, ma si tratta di ipotesi di lavoro ancora da confermare. Gli esami incrociati tra autopsia, tracce ematiche e nuove tecnologie di analisi potrebbero aggiornare la ricostruzione temporale del delitto, ma sarà la Procura di Pavia a stabilire se le nuove evidenze abbiano rilievo penale o probatorio.