Garlasco, i Ris di nuovo nella villetta: accertamenti per verificare se più persone hanno ucciso Chiara Poggi
I Ris nuovamente nella villetta di via Pascoli dove fu trovato il corpo senza vita di Chiara Poggi. La scansione di ingresso, soggiorno, disimpegno, bagno, cucina e scale
La villetta di Garlasco (fonte: Tg1)
Caso Garlasco, terminati dopo quasi 7 ore accertamenti in casa Poggi
Sono durati quasi sette ore gli accertamenti nella villetta di via Pascoli a Garlasco dove, quasi 18 anni fa, è stata uccisa Chiara Poggi. La Procura di Pavia ha ordinato una nuova ispezione nell’abitazione dove la ventiseienne è stata uccisa all’ingresso, poi trascinata e gettata sulle scale che portano in cantina. Delitto per cui è stato condannato l’allora fidanzato Alberto Stasi.
Garlasco, i Ris di nuovo nella villetta. L'obiettivo? Realizzare una riproduzione 3D della scena del delitto
Il Ris è dunque tornato nella villetta di via Pascoli a Garlasco. Lo ha rivelato in anteprima il Tg1 dai propri canali social: dopo la prima perizia del 2007, i tecnici sono rientrati nella mattinata di oggi con laser, scanner e droni. L'obiettivo è realizzare una riproduzione in 3D dell'interno e dell'esterno dell'abitazione nella quale fu ritrovato il corpo senza vita di Chiara Poggi. Le operazioni dovrebbero durare tutta la mattinata, con scansione a tappeto di ingresso, soggiorno, disimpegno, bagno, cucina e scale. Nella villetta di Garlasco dove sono in corso le attivita' dei Ris e' stata presente anche l'avvocata Angela Taccia, legale di Andrea Sempio.
Le attività del Ris anche per verificare se più persone abbiano concorso al crimine
Le attivita' del Ris sono finalizzate, anche attraverso esami tridimensionali, a ricostruire la dinamica del delitto attraverso la cosiddetta Bpa, la Bloodstain Pattern Analysis, un metodo che venne gia' utilizzato nella prima indagine culminata nelle prime due assoluzioni di Alberto Stasi poi cancellate dalla Cassazione. Tra gli intenti, c'e' anche quello di verificare se piu' persone abbiano concorso al crimine. Proprio nella sentenza di primo grado, firmata dal gup Stefano Vitelli, veniva spiegato che il metodo della Bpa rientra nel settore delle scienze forensi "che studia i vari meccanismi fisici con cui si riproducono le varie macchie di sangue (traiettorie, sgocciolamenti, proiezioni, strofinii)" individuando delle aree d'interesse da inserire poi nel contesto della ricostruzione del fatto, in questo caso dell'omicidio di Chiara Poggi nella villetta di via Pascoli.
I nuovi accertamenti, che si avvalgono anche di recenti tecniche digitali, naturalmente potrebbero portare a esiti diversi rispetto ai precedenti e potrebbero fornire nuove informazioni, nelle aspettative di chi indaga, sulla posizione dell'assassino, sui colpi inferti, da che altezza e con che forza sono stati sferrati e se tutti con la stessa arma. I rilievi, accompagnati anche dal sorvolo di un drone, potrebbero rivestire un significato nella prospettiva di capire se gli autori dell'omicidio possano essere stati piu' d'uno, ipotesi contemplata dagli attuali investigatori ed esclusa da quelli precedenti che avevano individuato sempre e solo in Alberto Stasi l'unico sospettato. I Ris erano guidati nella mappatura dal Comandante del Ris di Cagliari, il tenente colonnello Andrea Berti. Gli esiti degli accertamenti saranno pronti entro sessanta giorni.
I legali della famiglia Poggi: "Decreto di ispezione reso disponibile alla stampa e non a loro"
"Anche questa mattina, come sempre in passato, i genitori di Chiara hanno aperto le porte della loro casa agli inquirenti, come era stato loro richiesto per le vie brevi. Ancora una volta sono rimasti amaramente sorpresi nel riscontrare che il relativo decreto di ispezione era stato reso immediatamente disponibile alla stampa e non a loro, quali persone offese dal reato, in un contesto nel quale la Procura di Pavia si era formalmente impegnata a garantire la riservatezza della verifica investigativa". Lo scrivono i legali della famiglia Poggi, Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna.
I legali di Stasi: "Ben venga la nuova ispezione a casa Poggi"
"In un'ottica di rivisitazione e di approfondimento della dinamica omicidiaria, questo è un passaggio fondamentale e ben venga, perché, anche se è vero che era già stato fatto, mancavano sicuramente dei dati e immagino che quindi si voglia averli tutti per poter fare un'analisi ancora più approfondita. E credo che tutte le parti dovrebbero accogliere con favore questi ulteriori approfondimenti, aldilà delle polemiche e del fatto che alcuni accertamenti erano già stati fatti". Lo spiega l'avvocata Giada Bocellari, uno dei legali di Alberto Stasi, in merito alle attività dei carabinieri del Ris nella villetta dei Poggi a Garlasco.
"Abbiamo appreso stamani dalla stampa di questa ispezione a casa Poggi - ha chiarito la legale Bocellari - naturalmente non abbiamo ricevuto alcuna notifica noi, quindi non sapevamo assolutamente niente, ma è chiaro che accogliamo con assoluto favore questo ulteriore approfondimento, tenendo conto che è vero che il laser scanner fu già fatto sia nel 2007, sia poi nel 2014, ma il focus del laser scanner dell'epoca era tutto concentrato sulle mappe ematiche e sul ricostruire il discorso della camminata di Alberto Stasi". Ossia all'epoca, ha aggiunto la legale, serviva "per verificare" se Stasi "avesse potuto o meno calpestare e che cosa, come aveva camminato all'interno della scena del crimine. Quindi quella del 2007 - ha proseguito -riguardava solo il piano terra e neanche i gradini della scala" che porta alla cantina "e sicuramente non i muri, ad esempio, e quella del 2014 riguardava anche i primi tre gradini della scala, perché Stasi disse sono sceso i primi uno o due gradini, ma non andava oltre".
"E' evidente - ha spiegato ancora Bocellari - che in questa ottica si voglia riprendere e prendere ex novo tutte le misure di casa Poggi, compresi i muri e la parte che non era stata in precedenza interessata per rivedere la scena del crimine e probabilmente fare ulteriori accertamenti.