Guido Bortoni (CESI) a Direzione Nord: “Le reti sono il cuore della transizione energetica”
Il presidente del CESI spiega il ruolo centrale delle infrastrutture e degli accumuli per una transizione sostenibile e sicura. In arrivo aste per nuovi stoccaggi in Italia.
Guido Bortoni (CESI)
Guido Bortoni (CESI) a Direzione Nord: “Le reti sono il cuore della transizione energetica”
“Le reti elettriche sono il caposaldo della transizione energetica”, afferma Guido Bortoni, presidente del CESI, Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano, alla XXV edizione di Futuro Direzione Nord il 9 maggio presso la sede di Assolombarda a Milano. Bortoni è intervenuto al panel delle 15:30 "Energia tra Clean Industrial Deal, reti e Smart Building: strategie per un futuro sostenibile", assieme a Stefano Besseghini Presidente ARERA; Nicola Lanzetta, Direttore Italia Enel; Emanuela Trentin Amministratore Delegato Siram Veolia; Roberto Tasca Presidente di A2A; Fabrizio Candoni CEO e Presidente Wegreenit; Emiliano Cacioppo Amministratore Delegato CMB, Lorenzo Forina CEO Maticmind e Anna Scavuzzo Vicesindaco del Comune di Milano.
Secondo Bortoni, è proprio grazie alle reti se è possibile raggiungere contemporaneamente tre obiettivi fondamentali: decarbonizzazione, sicurezza e contenimento dei costi. Il CESI, con le sue competenze sviluppate in Italia, in Europa e nel mondo, si conferma punto di riferimento tecnico e strategico in questo processo.
"Presto aste per installare quantità importanti di nuovi sistemi di accumulo"
La transizione verso fonti rinnovabili impone nuove sfide: “Le rinnovabili producono quando lo decide la natura, non quando serve a noi”, sottolinea Bortoni. Per questo gli stoccaggi energetici diventano cruciali. “Gli accumuli sono l’infrastruttura che permette di rendere compatibile la variabilità delle fonti rinnovabili con la domanda costante e prevedibile di famiglie e imprese”.
L’Italia, in questo scenario in rapida evoluzione, sta adottando politiche concrete. “Già entro quest’anno – anticipa Bortoni – sono previste aste per installare una quantità importante di nuovi sistemi di accumulo”. Una misura che contribuirà a rendere il sistema elettrico nazionale più sicuro, flessibile e pronto ad accogliere quote sempre maggiori di energia pulita.