Milano
Energia, le strategie per un futuro sostenibile a Direzione Nord
Tra Clean Industrial Deal e Smart Building: alla XXV edizione di Futuro Direzione Nord si è discusso anche di reti ed energia

Energia, le strategie per un futuro sostenibile a Direzione Nord
Il tema delle reti e dell’energia è stato al centro della XXV edizione di Futuro Direzione Nord, la rassegna promossa dalla Fondazione Stelline svoltasi il 9 maggio presso la sede di Assolombarda a Milano sotto il titolo "Scelte per tempi difficili". L'incontro ha visto il confronto tra rappresentanti delle istituzioni regionali e locali, e delle principali realtà industriali del settore. Tra i partecipanti del panel delle 15.30 intitolato "Energia tra Clean Industrial Deal, reti e Smart Building: strategie per un futuro sostenibile": Stefano Besseghini, presidente Arera; Roberto Tasca, Presidente di A2A; Nicola Lanzetta, Direttore Italia Enel; Emanuela Trentin, ad Siram Veolia; Guido Bortoni Presidente Cesi; Fabrizio Candoni Ceo e Presidente Wegreenit; Emiliano Cacioppo Amministratore Delegato Cmb, Lorenzo Forina ceo Maticmind, Anna Scavuzzo, vicesindaco del Comune di Milano, Giorgio Maione, assessore all'Ambiente di Regione Lombardia.
Besseghini (Arera): "L'approccio regolatorio si è evoluto in modo significativo"
Stefano Besseghini, presidente di Arera, ha aperto il panel sottolineando come oggi la rete abbia una capacità gestionale notevolmente più efficace. “Ritengo che l'approccio regolatorio sia evoluto in modo significativo, permettendo di fornire gli strumenti necessari per orientare gli investimenti. Quindi, con tutta la cautela che una situazione così complessa e poco propensa a fare previsioni di lungo periodo, certamente siamo meglio attrezzati, e siamo in grado di implementare gli obiettivi di sostenibilità e competitività. Gli eventi di cronaca - ha osservato - ci riportano al fatto che mettersi in una condizione di ampia sicurezza e di approccio stabile, sia un investimento che è una garanzia per il futuro”.
Tasca (A2A): "Attorno a Milano nasceranno tanti data center"
È poi intervenuto Roberto Tasca, presidente A2A, che ha affermato che, come già dimostrato, la crescita delle fonti rinnovabili rende il sistema energetico più credibile. Per quanto riguarda Milano, il presidente ha ricordato che il capoluogo lombardo “sarà uno dei centri fondamentali di richiesta di domanda di energia, sia perché il consumo si trasformerà - meno gas e più elettricità - sia perché intorno a Milano nasceranno tanti data center, che sono un'opportunità di lavoro e di crescita in termini di data management. L'altro tema è lo sviluppo potenziale del teleriscaldamento. Credo - ha concluso Tasca - che possa essere esteso a molte altre zone dell'Italia e del Nord”.
Lanzetta (Enel): "Transizione, serve un lavoro di squadra tra pubblico e privato"
A parlare di elettrificazione è stato invece il direttore Italia di Enel Nicola Lanzetta, secondo cui “bisogna considerare che la spinta dell'elettrificazione dei consumi e dalla digitalizzazione porterà a una costante crescita della domanda di energia che dovrà essere sempre più soddisfatta da fonti rinnovabili. In Italia nel 2024 oltre il 41 per cento dei consumi è stato coperto da fonti rinnovabili, ma per accompagnare questa transizione è fondamentale investire sia nelle reti, per renderle sempre più resilienti ai fenomeni climatici, sia nei sistemi di accumulo, per avere un sistema più flessibile e sicuro”, ha ribadito il presidente, evidenziando che “per accelerare sulla transizione serve un lavoro di squadra tra pubblico e privato. Da una parte avere regole chiare per snellire i tempi autorizzativi di nuovi progetti rinnovabili e dall'altra rafforzare la filiera industriale italiana", ha concluso.
Bortoni (Cesi): "Eliminare le rendite che si generano nei mercati imperfetti"
Sul fronte dell’innovazione tecnologica, il presidente di Cesi, Guido Bortoni, ha rimarcato l’evoluzione dei modelli di investimento nel settore energetico: “Dobbiamo assecondare questo mutamento di modo di investire e cercare di guidare la nostra transizione energetica. Quello che possiamo fare è, nel fare investimenti, eliminare le rendite che si generano nei mercati imperfetti: questo è un percorso virtuoso che si può perseguire”.
Trentin (Siram Veolia): "Insistere sul mix per consentire gli investimenti necessari sulla rete"
Quindi, Emanuela Trentin, ad di Siram Veolia, ha posto l’accento sull'importanza della collaborazione tra pubblico e privato: “Siamo di fronte a investimenti importanti”, dunque “il fatto di insistere su un mix, e quindi su un piano di medio e lungo periodo, consentirà a tutti gli operatori di poter fare gli investimenti necessari sulla rete e sugli impianti in modo da essere il più efficienti e sostenibili possibile”.
Candoni (Wegreenit): "L'energia più green è quella che non si consuma"
“L’energia più green è quella che non si consuma – ha dichiarato Fabrizio Candoni –. Il building è energivoro ed è la parte più importante su cui intervenire nella transizione. In questo campo, il tempo non è una variabile dipendente: bisogna partire subito, senza contare su proroghe”.
Cacioppo: "Lavorare per massimizzare il comfort e minimizzare l'impatto energetico"
Sulla necessità di un cambio di paradigma nel settore edilizio è intervenuto Emiliano Cacioppo: “Oggi l’edilizia è responsabile del 36 per cento delle emissioni di CO₂. Nessuno può pensare di smettere di costruire case, ospedali o infrastrutture, ma dobbiamo lavorare per massimizzare il comfort e minimizzare l’impatto energetico”.
Forina (Maticmind): "Cybersecurity e data center sono strategici quanto reti e banche"
Ha portato l’attenzione sul fronte digitale Lorenzo Forina, che ha sottolineato il ruolo delle infrastrutture critiche: “Cybersecurity e data center sono strategici quanto reti e banche. Bisogna progettare pensando alla sicurezza. Questo comporta costi, ma protegge cittadini e imprese. Per le PMI, però, il carico può diventare opprimente”.
Scavuzzo (Comune di Milano): "Condividere le scelte per affrontare la sfida energetica"
A concludere l’incontro, Anna Scavuzzo ha richiamato il valore della cooperazione e dell’ambizione: “Milano è un laboratorio al servizio del Paese, e lo è con orgoglio. Serve uno scambio continuo, perché solo condividendo le scelte possiamo affrontare insieme la sfida energetica. L’Italia deve saper essere ambiziosa”.