Il drone russo sulla sede di Leonardo nel Varesotto? Falso allarme, interferenze generate da un'abitazione

La Procura chiede di chiudere il caso. Gli avvistamenti degli scorsi mesi sopra la divisione elicotteri di Leonardo a Vergiate, in provincia di Varese, si sono rivelati una serie di falsi allarmi

Di Giorgio d'Enrico
Milano

Il drone russo sulla sede di Leonardo nel Varesotto? Falso allarme, la Procura chiede di chiudere il caso

Non c’era alcun drone russo e, in realtà, non c’era nemmeno un drone. Gli “avvistamenti” registrati nei mesi scorsi sopra la divisione elicotteri di Leonardo a Vergiate, in provincia di Varese, si sono rivelati una serie di falsi allarmi. A generarli sarebbe stato il sistema di sicurezza del JRC – Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea di Ispra, che tra marzo e maggio aveva segnalato presunti sorvoli sospetti in più occasioni.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti e riportato dal Corriere della Sera, le segnalazioni sarebbero state causate dalla sovrapposizione tra interferenze autogenerate dallo stesso sistema di sicurezza e l’attività sporadica di un amplificatore di segnale Gsm utilizzato in un’abitazione privata di Ispra. Un dispositivo acquistato per migliorare la ricezione dei telefoni cellulari, che avrebbe finito per innescare gli allarmi.

Alla luce di questi elementi, la Procura di Milano ha chiesto al giudice per le indagini preliminari l’archiviazione dell’inchiesta aperta in primavera contro ignoti. L’indagine ipotizzava reati particolarmente gravi, dallo spionaggio politico o militare all’associazione con finalità di terrorismo o eversione, fino all’attentato alla sicurezza dei trasporti, ma si è conclusa senza riscontri penali.

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