Inchiesta curve, il pm chiede dieci anni per Luca Lucci, leader della Sud, e nove per Andrea Beretta, ultrà della Nord

Il pm milanese Paolo Storari chiede dieci anni per Luca Lucci, leader della Curva Sud del Milan. E' di nove anni la richiesta per Andrea Beretta, ex leader della Nord

di redazione
Luca Lucci
Milano

Inchiesta curve, il pm chiede dieci anni di carcere per Luca Lucci, leader della Sud

Il pm della Dda di Milano Paolo Storari ha chiesto di condannare a 10 anni di reclusione Luca Lucci, leader della Curva Sud del Milan, imputato in abbreviato per associazione per delinquere e tentato omicidio. Il magistrato titolare delle indagini della Squadra mobile e della Sisco della questura di Milano ha chiesto di condannare anche gli altri componenti del direttivo del tifo organizzato rossonero, arrestati lo scorso 30 settembre nel blitz dell'operazione Doppia curva: 10 anni per Daniele Cataldo, presunto uomo di fiducia di Lucci e ritenuto essere uno dei due autori materiali dell'agguato dell'aprile 2019 ai danni di Enzo Anghinelli e dai 3 anni e 4 mesi ai 4 anni e mezzo per altri 4 ultra'.

La richiesta del pm: nove anni per Beretta, ex leader della Nord

Il pm della Dda Paolo Storari ha formulato le richieste di pena anche per gli ultra' dell'Inter, arrestati insieme a quelli del Milan lo scorso 30 settembre. Il magistrato ha chiesto nove anni per l'ex leader della Nord e oggi collaboratore di giustizia Andrea Beretta. Il 49enne e' imputato per l'omicidio di Antonio Bellocco e per associazione per delinquere aggravata dalla finalita' dell'agevolazione mafiosa. Alla gup Rossana Mongiardo il rappresentante dell'accusa ha domandato di riconoscere il vincolo della continuazione, di concedergli le attenuanti generiche e la circostanza attenuante prevista per reati connessi ad attivita' mafiose prevalenti sulle contestate aggravanti e sulla recidiva specifica reiterata infraquinquennale. Otto anni di reclusione sono stati chiesti per Marco Ferdico che, con Beretta e Bellocco, sarebbe stato a capo del tifo organizzato nerazzurro e con loro avrebbe gestito i presunti affari illeciti legati allo stadio. Sei anni e otto mesi sono stati sollecitati sia per Gianfranco Ferdico, padre di Marco, Matteo Norrito e Mauro Nepi. Pene inferiori sono stati chiesti per gli altri co-imputati.

Inter e Milan chiedono risarcimenti per 900mila euro

Inter e Milan, nel processo con rito abbreviato agli ultrà delle curve di San Siro, hanno chiesto oggi, attraverso i loro legali, risarcimenti di danni, anche d'immagine, a carico degli imputati per oltre 900mila euro in totale. In particolare, il legale del club rossonero, l'avvocato Enrico de Castiglione, ha chiesto risarcimenti per 458mila euro, con provvisionali immediatamente esecutive da 120mila euro. L'Inter, con gli avvocati Francesco Mucciarelli, Adriano Raffaelli e Caroline Hassoun, hanno chiesto danni per oltre 457mila euro, con provvisionali da 120mila euro.

I familiari di Bellocco "sconcertati" per i soli nove anni a Beretta

I legali dei familiari di Antonio Bellocco hanno espresso "sconcerto e sorpresa per la richiesta del pm dottor Storari, che ha ritenuto l'imputato Beretta responsabile di omicidio aggravato e reato associativo e punibile con soli 9 anni di reclusione". Lo scrivono in una nota gli avvocati Giacomo Iaria, Stefano Turetti, Antonella Modaffari, Daniele Esposito e Guido Contestabile. "A tale giudizio - si legge nella nota dei legali - perviene l'Ufficio di Procura attraverso il riconoscimento dell'attenuante della collaborazione e delle circostanze attenuanti generiche (in regime di prevalenza con le aggravanti e la recidiva) concesse ad un plurirecidivo reo confesso di ben 2 omicidi (si consideri il caso Boiocchi) che ha più volte violato le misure adottate nei suoi confronti". Il trattamento "sanzionatorio si discosta di soli due anni da quello richiesto a tutti gli altri presunti sodali e in esso risulta assorbito anche il reato di associazione". 

È evidente, scrivono gli avvocati, "che in questo modo si percepisce una condotta premiale che mal si concilia con la personalità del soggetto illustrata dai precedenti penali e dalle pendenze giudiziarie". E ancora: "Il nostro ministero difensivo imponeva una severa critica a questa risposta sanzionatoria che ci appare non rispondente alla gravità dei fatti e al reiterato accanimento sul corpo del giovane Bellocco. Rimane alta - concludono - l'aspettativa di Giustizia da parte di questi difensori che traducono il dolore dei familiari".

 

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