Inchiesta urbanistica a Milano, Bezziccheri e Scandurra davanti al Riesame: “Nessuna corruzione”

Il patron di Bluestone e l’ex componente della Commissione Paesaggio respingono ogni accusa nell’inchiesta milanese. Attesa la decisione dei giudici

di Giorgio d'Enrico

Bezziccheri e Scandurra al Riesame

Milano

Andrea Bezziccheri, in carcere dal 31 luglio, e Alessandro Scandurra, ai domiciliari, hanno discusso oggi davanti al Tribunale del Riesame le misure cautelari nell’inchiesta sull’urbanistica a Milano. I legali di entrambi negano l’esistenza di accordi corruttivi o illeciti urbanistici. La decisione è attesa a breve.

Inchiesta urbanistica, al via il primo round al Riesame. La difesa di Bezziccheri: “Nessun sistema corruttivo”

Si è aperta venerdì 8 agosto al Tribunale del Riesame di Milano la prima udienza per valutare le misure cautelari dell’inchiesta sull’urbanistica che ha scosso il capoluogo lombardo. A comparire per primo davanti ai giudici è stato Andrea Bezziccheri, imprenditore e patron del gruppo Bluestone, detenuto dal 31 luglio con l’accusa di corruzione.

I suoi avvocati, Andrea Soliani e De Luca, hanno depositato una corposa documentazione difensiva sostenendo che “non esiste alcun sistema corruttivo a cui Bezziccheri abbia partecipato, né alcun illecito urbanistico nelle operazioni condotte”. La misura del carcere, richiesta dalla Procura e disposta dal gip Mattia Fiorentini, è stata definita dai legali “inspiegabile e sproporzionata”.

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Tocca a Scandurra: “Contratti veri, nessuna dazione”

Dopo Bezziccheri, è stato ascoltato Alessandro Scandurra, architetto ed ex componente della Commissione Paesaggio del Comune di Milano, ai domiciliari con accuse di corruzione e false dichiarazioni. Il suo difensore, Giacomo Lunghini, ha respinto con decisione ogni addebito: “Abbiamo dimostrato, con prove documentali, che tutti i contratti stipulati dalla società Scandurra Studio con i costruttori corrispondevano a lavori reali, mai come copertura di pagamenti illeciti”.

L’avvocato ha inoltre precisato che, fino a giugno 2023, il Comune chiedeva ai membri della Commissione di astenersi solo dai progetti di cui erano direttamente autori: “Scandurra si è sempre attenuto a questa regola, astenendosi esclusivamente sulle proprie pratiche”.

Attesa per la decisione

L’udienza, seguita anche dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano e dalla pm Marina Petruzzella, si è svolta davanti al collegio feriale Pendino-Ghezzi-Papagno. La decisione del Riesame sulle misure cautelari è attesa a breve, anche se non sono ancora stati indicati tempi precisi.

Per ora, restano invariati i provvedimenti: Bezziccheri è l’unico dei sei indagati in carcere, mentre Scandurra si trova ai domiciliari. Nelle prossime due settimane toccherà agli altri quattro coinvolti nell’inchiesta presentare i propri ricorsi.

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