“Le stelle divorate dai cani”: il nuovo romanzo di Majorino è una parabola noir sulle paure del presente

Il libro di Pierfrancesco Majorino racconta la sparizione di un ragazzo fragile in un'Italia distopica e feroce. Un futuro prossimo in cui la società della paura rimuove la diversità

di Federico Ughi
Milano

“Le stelle divorate dai cani”: il nuovo romanzo di Majorino è una parabola noir sulle paure del presente

Cosa succede a chi è troppo fragile per sopravvivere nel tempo della paura? A chi non riesce ad adattarsi alla violenza istituzionale che, mascherandosi da ordine, cancella le differenze, rimuove la follia, deporta chi non rientra nei parametri di “normalità”? Nel nuovo romanzo breve di Pierfrancesco Majorino, Le stelle divorate dai cani (Laurana Editore, collana Paginescure, in uscita l’11 luglio), il futuro immaginato presenta già più di un punto di contatto con il presente.

La storia è quella di Marchino, un ragazzo “complicato e fragile”, risucchiato da un mondo che ha smesso di cercare risposte e ha cominciato a silenziare domande. A cercarlo è un manipolo di “resistenti”, un gruppo clandestino dai contorni surreali e visionari, capitanato da Huan Check Tobay, un “samurai elegante” che si muove tra le crepe del sistema alla ricerca degli inghiottiti, dei rimossi, degli esclusi. 

La cornice è quella di un tempo prossimo in cui la società della paura rimuove la diversità. E le istituzioni sperimentano programmi di deportazione e riapertura dei manicomi. Un tempo in cui le persone spariscono. 

Scritto di getto, come confessa l’autore, il libro è una novella a tinte noir, un racconto lungo che si muove tra commento sociale e la narrazione d’impegno. Majorino torna a un tema che gli è caro – quello della repressione dei fragili, dei marginali, dei non allineati – già affrontato in Sorella rivoluzione (Mondadori, 2020). La novella fa parte della nuova collana Paginescure, ideata da Laurana per accogliere proprio questi formati ibridi e taglienti, tra romanzo breve e racconto lungo.

Pierfrancesco Majorino, tra politica e letteratura

Pierfrancesco Majorino è stato assessore presso il Comune di Milano alle Politiche sociali, salute e diritti. Ha fatto parte, dal 2011, della Giunta comunale guidata da Giuliano Pisapia e ha svolto incarichi di direzione nell’ambito del Partito democratico. Dopo essere stato europarlamentare, è attualmente capogruppo del Pd nel consiglio regionale lombardo. Majorino è anche scrittore di narrativa; tra i suoi romanzi Dopo i lampi vengono gli abeti (2005), L’eterno giovedì (2007), Togliendo il dolore dagli occhi (2011) e Maledetto amore mio (2014). Ha inoltre pubblicato, con Caterina Sarfatti, Milano come Lampedusa? Dossier sull’emergenza siriana (2014). Presso Bollati Boringhieri è uscito, con Aldo Bonomi, Nel labirinto delle paure. Politica, precarietà e immigrazione (2018). Del 2020 Sorella rivoluzione (Mondadori) che racconta la realtà sociale delle suore.

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