Legge speciale per Milano, arriva la controproposta del Pd: "Il pdl leghista è insufficiente"

Il Pd lombardo propone una legge speciale per Milano e l'area metropolitana da discutere e votare in Regione Lombardia

di Roberto Servio
Regione Lombardia
Milano

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Legge speciale per Milano, arriva la controproposta del Pd: "Il pdl leghista è insufficiente" 

Il Pd lombardo propone una legge speciale per Milano e l'area metropolitana che riveda poteri e risorse per incentivarne lo sviluppo. L'idea e' avviare un gruppo di lavoro in commissione affari istituzionali per arrivare a un testo in pochi mesi. Una legge speciale che differisce dalla proposta firmata dal senatore e segretario lombardo della Lega Massimiliano Romeo, giudicata "insufficiente e non esaustiva". Il progetto dem e' stato illustrato oggi durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato il capogruppo lombardo Pierfrancesco Majorino, il vicepresidente del consiglio regionale e presidente del Pd lombardo Emilio Del Bono e il segretario di Milano metropolitana Alessandro Capelli. 

Majorino: "Lanciamo una sfida al consiglio lombardo"

"Ci sono politiche che si devono realizzare per rafforzare lo sviluppo di Milano e dell'area metropolitana in un quadro nazionale" con una "ridefinizione di poteri e risorse per la citta' metropolitana", ha spiegato Majorino. "Milano rappresenta per noi uno dei cuori pulsanti del paese e un'area che va ancora di piu' incentivata - ha proseguito -. Il suo bilancio si basa su una popolazione di 1,3 milioni di persone ma gestisce servizi per 3 milioni, quindi ha bisogno di nuovi strumenti anche sul piano fiscale". 

Per questo, "vogliamo che dal consiglio lombardo si realizzi uno scatto: lanciamo una sfida a preparare una proposta di legge regionale da presentare al parlamento". L'auspicio e' un'adesione bipartisan: "Il confronto deve riguardare tutti con grande assunzione di responsabilita', non c'e' motivo perche' le aree metropolitane non vengano considerate sul piano istituzionale".  Quindi, ha concluso Majorino, "al centrodestra dico: facciamo in fretta e bene per Milano perche' nel 2027 finisce la legislatura, quindi si diano una mossa". 

Del Bono: "Milano, la discussione non puà essere impostata dalla Lega"

Per Del Bono questa legge rappresenterebbe "una occasione molto importante per Milano e per il paese. Milano non e' una citta' metropolitana qualunque bensi' l'unica grande realta' urbana e metropolitana che si gioca la partita della competizione con le grandi citta' europee. Percio' - ha affermato - servono risorse finanziarie e strumenti regolamentari e normativi che permettano a Milano di accelerare il cammino che ha intrapreso". 

Il testo scritto da Romeo non lo convince: "La discussione - ha dichiarato infatti - non puo' essere impostata alla leghista, il tema non e' come lo pone la Lega: 'come si fa a Roma va fatta a Milano'. Con questo approccio c'e' la certezza che la legge su Milano non si fa". Una proposta ritenuta per l'appunto "insufficiente e non strutturata ne' per Milano ne' per il resto della Lombardia" dove "vanno chiarite le interconnessioni con la regione e il tema della citta' metropolitana e' sullo sfondo". Del Bono, aprendo al confronto con le forze politiche, ha insistito da ultimo sul fatto che questo dibattito "non e' un vezzo accademico ma una necessita'. La discussione e' seria. Come Pd, quindi, non stiamo al gioco di un approccio strumentale e la portiamo nel canale istituzionale per darle peso". 

Capelli: "Destra interessata a Milano, speriamo non sia un gioco delle parti"

"La destra e' interessata a Milano finalmente e non solo nei talk show. E questa e' una notizia - ha osservato Capelli -. Speriamo che sia una disponibilita' vera e non un giochino delle parti in casa leghista dove mentre uno dimostra interesse per il territorio, il leader nazionale segue Vannacci sul Remigration Summit in piazza Duomo". 

Il segretario milanese ha sostenuto che "manca una struttura normativa capace di governare un territorio cosi' ampio ed infatti e' da tempo che il Pd chiede anche una riforma della citta' metropolitana perche' abbia piu' risorse e piu' competenze. Questa, quindi, e' una grande opportunita' per tenere insieme il rapporto tra Mano e il paese e tra Milano e l'area metropolitana. La sfida di questo percorso - ha aggiunto - e' dare centralita' politica e amministrativa a tutta l'area metropolitana con i suoi 130 comuni". 

Per Capelli e' importante chiarire infine che "non c'e' nessun derby con altre citta' d'Italia: si tratta dei bisogni dei cittadini, ci sono esigenze che cambiano e servono strumenti meno antiquati. Milano - ha concluso - ha ancora rilevanza strategica per il paese ma deve poter esercitare con maggiore forza le sue necessita'". 

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